Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Horror "gotico". Costruito bene, ma usando gli abituali cliché del genere. Non originale, ma godibile
Siamo a Buffalo, New York, nel 1887. La notte in cui la madre della piccola Edith, muore di colera, la piccola riceve la visita del suo fantasma, che le lancia un misterioso avvertimento: "Guardati da Crimson Peak".14 anni dopo, Edith è diventata una donna, sensibile e appassionata, che scrive romanzi e aspira a pubblicare un libro.
Un giorno conosce Sir Thomas Sharpe, un baronetto, sedicente inventore, che spera di convincere il padre di Edith, il facoltoso Carter Cushing, a finanziare un’innovativa escavatrice. Ma Carter intuisce che si tratta di un’idea velleitaria e lo licenzia sbrigativamente. Invece, Edith rimane incantata dal giovane, bello, dai modi gentili, garbato e provetto ballerino di valzer. Quella stessa sera, lo spirito della madre, torna ad ammonire Edith, che però continua a non capire il messaggio. Nel frattempo suo padre subodorando qualcosa di losco, ingaggia un detective per ottenere notizie su costui e su sua sorella. Evidentemente non sono buone referenze, infatti Carter paga Thomas, affinché torni in Inghilterra e rinunci alla figlia. Ma Cushing viene barbaramente ucciso nel bagno del circolo che frequenta, il dottor Alan McMichael, amico di infanzia di Edith e da sempre innamorato di lei, capisce che qualcosa non torna in quella torbida storia, tuttavia dopo la cerimonia funebre la giovane irretita da Sir Thomas, non sente ragioni, lo sposa e parte con lui alla volta dell'Inghilterra. Arriva preso la tenuta degli Sharpe, Allerdale Hall, una landa desolata nel mezzo del nulla, dominata da un imponente e fatiscente maniero, che affonda lentamente a causa del terreno argilloso su cui poggia, lì Thomas vive con la sorella, l’enigmatica e inquietante Lucille Sharpe . Innamorata persa del suo Thomas, Edith si appresta a vivere la sua favola d’amore, ma ben presto inizia ad assistere a orribili apparizioni e in più il clima in cui si ritrova è tutt’altro che ospitale. Le stanze , i corridoi, e soprattutto il seminterrato svelano a mano a mano a Edith, l’orrore che si cela all’interno di quella dimora, chiamata appunto e non a caso “Crimson Peak” Guillermo del Toro firma una favola gotica, che segue tutti gli stereotipi del caso. attingendo a piene mani dalla letteratura gotica, che sviluppatosi in epoca vittoriana soprattutto nei paesi anglofoni, è considerata la mamma dell'horror moderno. La fanciulla candida e con vocazione intellettuale insidiata, l'uomo affascinante ma dal passato torbido, il cupo castello infestato da fantasmi, le atmosfere decadenti, sono tutti i topoi che si ritrovano nei classici del gotico, anche l’ambientazione e i colori ricalcano questi cliché, predominano le tinte scure, ma soprattutto il rosso, che ritroviamo in un vestito indossato da Lucille durante il ballo, nell’argilla rossa presente nella proprietà dei Sharpe e poi rimanda anche al colore del sangue e quindi alla morte. Inoltre ci sono gli insetti: le farfalle e le falene nere infatti non sono altro che una metafora: le prime, splendide e colorate creature che prosperano nella luce, simboleggiano la nostra protagonista, mentre le altre creature della notte, vivono nel buio e si nutrono delle prime, rappresentano in qualche modo i fratelli Sharpe, Lucille in particolare; l’intera storia è accompagnata da numerose melodie suonate al pianoforte, alcune di queste eseguite dalla stessa attrice Jessica Chanstain (Lucille). composte dal compositore spagnolo Fernando Velázquez. Crimson Peak è un prodotto cinematografico convenzionale, ma dignitoso e girato con estrema professionalità.
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