Regia di Wolfgang Reitherman vedi scheda film
La storia,la favola e la leggenda s'incontrano,si uniscono e si esaltano tutti e tre,nello straordinario ritratto di un epopea medioevale sul mitico "King Artur".Verranno scritte tante opere sul Re Artu' e i "Cavalieri della tavola rotonda",ma non prima di passare qui,nella terra "Disneyana",dove tutto diviene magia secondo la bacchetta di Mago Merlino.La riproposizione Disney della leggenda di Re Artu' è un racconto favolistico,magico ed ingegnoso,nella quale l'agiografia e la magnificenza lasciano lo spazio al divertimento e all'ironia.Siamo ancora lontani dalle storie medioevali con tanto di spada e scudo.Il piccolo Artu' è Semola,un apprendista scudiero e sguattero per punizione presso la corte di un signorotto locale,con tanto di figlio tutto "muscoli e niente cervello",un giovanottone di nome Caio.Poi c'è il Mago Merlino,anziano "stregone" saccente,mentore di Semola-Artu',un "Druido" tanto antico,quanto post-avveneristico che insegna l'arte del vivere a Semola,accompagnato da cio' dal gufo saggio Anacleto.Il tutto scorre tra magie,trasformazioni animali,lotte a colpi di bacchetta,e sopratutto spade magiche,incastonate tra rocce e incudini."La spada nella roccia" è un cartoon straordinario,quando si dice la parola "classico" la mente viene qui,nell'Inghilterra medioevale,tra corti,castelli,spade e armature,"druidi" e orrende streghe.Ingredienti balzanti nel tempo immemore dell'animazione pura,non ancora pervasa dal digitale,dove comanda la visione ad effetto,incantevole negli eventi,nella sceneggiatura "magica",intrisa di humor gioviale,dal tocco "infantile".Si amano incondizionatamente questi film,per la magia che trasmettono,una sorta di arcano prezioso,un "classico" intramontabile che nelle feste natalizie diviene "spirito guida",nel sederci al tepore di casa e nel goderne la visione.Ho visto e stravisto questo film,e non mi stanco ancora di rivederlo,nulla annoia,ma affascina sempre di piu',nella struttura dei personaggi non banali,ma simpatici,gaudenti e pasticcioni.Una sorta di "ante-litteram" disegnato e animato,del povero disgraziato che ce la fa,un predestinato scalante le cime della vita,pronto ad entrare nella leggenda, seppur inconsapevole.Il "classico" per antonomasia risiede qui,nella Gran Bretagna da feudo,pronta a divenire terra di crociati eroici,portentosi e magniloquenti.Ma noi preferiamo sempre il piccolo sguattero pelle e ossa,candido,puro e "forte" nell'aiutare un destino "animato" per lui,Semola è il bambino che un po tutti siamo stati,e Merlino il nonno che vorremmo avere.Una coppia che "non scoppia",ma si unisce e ci porta lassu' tra le cime o le "rocce" dove risiedono favola e leggenda....
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