Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Dopo il successo internazionale di Poltergeist, il maestro dell'horror Tobe Hooper si fa infinocchiare da quei due pasticcioni di Menahelm Golan e Yoram Globus (titolari della famigerata casa di produzione Cannon, a cui si devono i piu' grandi disastri degli anni '80 quanto a grettezza e a primarieta' di sceneggiature - uno per tutti "Over the top" con Stallone camionista, scult per eccellenza di tutti gli anni '80) e sforna questo polpettone multiforme, dalla trama anche avvincente sulla carta, strategicamente diretto ad acchiappare gli amanti della fantascienza e dell'horror con una storia di alieni trovati nel relitto di un'astronave volta allo studio dei misteri legati alla cometa di Halley. In piu' ci si aggiunge la nota sexy, grazie alle generose e perfette forme giunoniche di una sensualissima Mathilda May che recita (recita? buahahahaha!!!!) nuda tutto il film ammaliando quei quattro fessi soldati di una base spaziale che, per esigenze di budget, i due adorabili produttori pasticcioni hanno deciso di anbientare in un hangar arruginito, probabilmente un vecchio parcheggio di autobus di linea.
Che dire d'altro? Tobe Hooper fa quel che puo' per salvare la faccia e il film nel suo complesso fa piu' tenerezza che schifo, per quel suo assomigliare alle pellicole di fantascienza da drive-in degli anni Cinquanta o addirittura alle scempiaggini prodotte con entusiasmo da quell'Ed Wood che fece della sua negazione un strumento efficace e concreto per passare alla storia. Tobe hooper e' per fortuna di un'altra pasta, e il suo cinema horror, per quanto gretto ed artigianale, e' fatto per fortuna anche di notevoli capisaldi del genere, che basta notare scorrendo la sua per nulla trascurabile filmografia.
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