Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Dal classico vampiro Polidoriano agli zombie di George Romero. Dall'atmosfera angosciante degli interni clinici, alla follia distruttrice di una Londra assediata. Dall'attrazzione verso corpo-carne-sesso, alla paura per il virus che contamina. Questo Sci-Fi venato di horror che vira violento sul catastrofico, vale molto di più di quello che dice molta critica. Certo che il Tobe Hooper disturbante di "The Texas Chainsaw Massacre" si vede solo di sfuggita in questa pellicola, che secondo me, rimane un tassello importante per il percorso fanta-horror di oggi, perchè il bellissimo "28 Giorni Dopo" di Boyle, prima di aver scoppiazzato da "Resident Evil" (come dicono tutti), credo che abbia molti più debiti con il film di Hooper.
La sceneggiatura c'è, non fa acqua. Se si perde ogni tanto, è per giocare con l'atmosfera, e non per falle improvvise nel testo. E c'è da dire che è ben espresso il disagio dell'attrazzione che abbiamo verso la carne, dalla quale non possiamo allontanarci, e per la quale forse saremmo anche capaci di divorare. Divorare, o succhiare o prosciugare, come in "Liforce" (titolo originale del film). L'importante era far capire come siamo attratti, tanto davoler inglobare, e fare completamente nostro, tutto ciò che ci attira, soprattuto se ha una connotazione sessuale o affettiva. Non diciamo forse ai simpaticissimi bambini: "Oh! Ti magierei!".
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