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La vendetta di Lady Morgan

Regia di Massimo Pupillo vedi scheda film

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La recensione su La vendetta di Lady Morgan

di mm40
2 stelle

Susan, cioè Lady Morgan, attende l'arrivo via nave del futuro sposo francese. Ma l'uomo è dato per morto nel viaggio e la ragazza deve rassegnarsi a essere impalmata da un uomo disonesto e brutto, interessato solamente alle ricchezze della famiglia della giovane. Lady Morgan si dà la morte e, sotto forma di spirito, torna a tormentare i suoi aguzzini; nel frattempo però il francesino si presenta a palazzo sano e salvo.

 

Curiosa, la parabola artistica di Massimo Pupillo, in arte - almeno in questa circostanza - Max Hunter: tre pellicole, tutte molto simili, licenziate nel giro di un anno solare (5 tombe per un medium, Il boia scarlatto e La vendetta di Lady Morgan) e poi sostanzialmente l'oblio, a parte un paio di episodi trascurabili (lo spaghetti western Bill il taciturno, 1967, e Sajana, l'audace impresa, del 1981; nel mezzo c'è il mondo movie L'amore questo sconosciuto, 1970, in pratica un mero lavoro di montaggio). Pupillo è un mestierante di serie B (e non fa nulla per sembrare meglio di ciò che è), che quantomeno all'inizio della carriera pare sapere ciò che vuole: come già per le sue prime due opere, anche Lady Morgan risulta confezionata con sufficiente cura, un 'compitino' svolto a dovere che intriga e semina tensione quanto basta, senza scadere mai al di sotto di una minima soglia di qualità accettabile. In aiuto del regista vengono sicuramente i buoni interpreti a disposizione: Gordon Mitchell, Erika Blanc, Paul Muller e naturalmente la protagonista Barbara Nelli, la meno nota della parte centrale del cast, ma comunque efficace; sulla sceneggiatura firmata da Jean Grimaud (cioè Giovanni Grimaldi) invece è lecito nutrire qualche perplessità, fra luoghi comuni prevedibili e qualche situazione ingarbugliata di troppo. La fotografia in bianco e nero è di Oberdan Troiani, la colonna sonora di Piero Umiliani: lavori assolutamente professionali che nobilitano un'operina, come detto, senza grandi aspirazioni di partenza. 2,5/10.

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