Regia di Sam Taylor-Johnson vedi scheda film
Appurato che gli inserti dedicati ai torridi accoppiamenti tra Anastasia Steele (Dakota Johnson) e Christian Grey (Jamie Dornan) almeno sullo schermo non mostrano niente di più che non possa essere visto su un qualsiasi canale televisivo, insomma roba da educande o poco più, quello che rimane da rilevare si trova soprattutto nelle caratteristiche dell'innamoramento tra i due personaggi, che ripropone per somme linee la favola di Cenerentola e del principe azzurro rimodellata su principi di un edonismo estetico esasperato e vuoto. Se poi aggiugiamo la presenza di una sottotrama che, nel tentativo di Anastasia di convertire il suo amante a più salutari principi, mette in scena quelle caratteristiche femminili di martirio e di redenzione che la ragazza incarna quando sceglie di sottomettersi alla personalità dominante del suo partner, allora c'è ne abbastanza per affermare che "50 sfumature di grigio" altro non è che il remake di una vicenda che appartiene alla storia del genere umano, e in particolare all'eterno dualismo tra ragione e sentimento. Al di là di ogni giudizio, il film potrebbe diventare il reperto di una civiltà in declino per mancanza di idee.
(icinemaniaci.blogspot.com)
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