Regia di Gianluigi Polidoro vedi scheda film
Pur essendo negli anni Ottanta uno degli attori brillanti più redditizi al botteghino (ma funzionava soprattutto come protagonista in film corali),probabilmente a Jerry Calà non tornava che le sue prove da attore che tentasse altre vie alla commedia,vagamente cosparse di intimismo o più in sintonia con i "malincomici" quali Troisi,Nuti,Verdone regolarmente reggessero poco in programmazione.Provò quindi ad affidarsi ad un regista che aveva lavorato con Sordi e Tognazzi,e negli anni Sessanta realizzato qualche commedia abbastanza apprezzata come Gian Luigi Polidoro.Ed in effetti viene provata la strada dell'ambientazione internazionale,con l'operaio che sogna di comprare il bar davanti a casa e quindi va a lavorare su una piattaforma petrolifera tra i ghiacci artici,per guadagnare velocemente una bella cifra e tornare al paesello per dare una svolta alla propria vita:le cose migliori di "Sottozero" sono l'aria spersa del protagonista in giro a cercare connazionali,ed il rapporto con l'italiano che gli ha preso l'orologio regalatogli dal padre,e forse combinato anche altro.Poi ci sono dei limiti piuttosto consistenti,perchè Calà fa il possibile,ma la sua recitazione non è eccelsa,c'è una sequenza oltre l'inverosimile (due personaggi che cadono nelle acque gelidissime del mare e vengono trovati su un lastrone di ghiaccio la mattina seguente...),e come messa in scena non siamo proprio dalle parti di Billy Wylder.Però viene da rimpiangere che un attore del carisma,dell'estro e la capacità di alternare momenti istrionici a sapienti mezzi toni come Angelo Infanti non abbia avuto maggior fortuna professionale.Il suo fanfarone di buon cuore,scellerato e scapestrato,ma capace di un affetto stordente è un lavoro d'attore considerevole,che rimane nella memoria.E si mangia il film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta