Regia di Gianluigi Polidoro vedi scheda film
Parabola (discendente) di un vero perdente: in questo Sottozero è vagamente accostabile alla commedia all'italiana più classica, ed in effetti Sonego in sceneggiatura e Polidoro alla regia promettevano bene. Purtroppo però la scelta di affidare la parte principale a Calà è quantomeno sfortunata; l'attorucolo - qui pur misurato nella mimica, nella parlata e nella sua tipica eccessiva volgarità - riesce ad esaltare chiunque abbia attorno e a far sembrare tutti Brando (Infanti se la gode proprio per questo). Polidoro è noto come regista degli italiani all'estero e non si smentisce nemmeno qui. Non è un totale fallimento, solo una commedia bruttina e senza granchè da dire.
Luigi sogna di comprare il bar davanti casa; va quindi a lavorare sulle piattaforme nel mare artico per guadagnare in fretta. Lì l'unico italiano che conosce è un ladruncolo ubriacone e sbruffone: il legame sembra impossibile, ma è l'unica persona a cui Luigi può aggrapparsi per non restare solo. Batosta finale: scopre che l'uomo si è pure fatto sua moglie, tempo prima. Luigi tace tutto e torna a casa facendo finta di niente.
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