Regia di Hettie MacDonald vedi scheda film
L'epilogo della carriera del detective belga con la testa d'uovo non poteva che essere in grande stile, Suchet ne è pienamente all'altezza. Colpo di scena finale spiazzante. Per chi non aveva letto il romanzo, chiaramente.
Sipario è uno dei romanzi più belli e riusciti della Christie. Non solo perché segna un passaggio fondamentale della sua produzione (quello in cui, finalmente, si libera dell'insopportabile ometto che tanto odiava) ma soprattutto perché ha una trama con un finale decisamente imprevedibile e un movente pressoché impossibile da indovinare. Come nel romanzo, anche qui Poirot è bloccato su una sedia a rotelle, le sue cellule grigie hanno bisogno di gambe, occhi e orecchie altrui per essere alimentate; ovviamente provvederà il fido Hastings. Questa trasposizione è abbastanza fedele all'originale e Suchet deve sicuramente andare oltre i normali parametri recitativi (e lo fa egregiamente): qui Poirot è sofferente e particolarmente riflessivo. Onestamente non ricordo che fosse così legato al rosario e alla preghiera, è un fattore che disturba non poco in una figura che della razionalità ha fatto sempre la sua forza. Il prodotto finale è la degna conclusione di una serie di film che hanno fatto la gioia degli amanti della Regina del Giallo. Non posso che consigliarne la visione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta