Un viaggio in Italia nel mondo dell’omosessualità tra testimonianze, ricordi, esperienze di vita di persone che hanno vissuto gli anni repressivi del fascismo e del secondo dopoguerra. Le voci dei protagonisti sono messe a confronto con le immagini, spesso denigratorie e volgari, prodotte dai mezzi di comunicazione dell’epoca e rintracciate nei cinegiornali, nella stampa nazionale, nei programmi televisivi e nel cinema.
Note
Dolore fisico e dell’anima, ferite e lividi in superficie o in profondità, inferti nel corso di oltre mezzo secolo all’identità degli omosessuali italiani. Nell’arco di tempo coperto dalle testimonianze degli intervistati, dalla dittatura fascista fino all’oggi di un adolescente bergamasco, la violenza che entra in scena è principalmente quella istituzionale e socialmente accettabile dei media, la pervasività di una rappresentazione che costantemente riduce la diversità a macchietta, ad anomalia folcloristica, a stereotipo per gag televisivi. Eppure, in "Felice chi è diverso", si parla anche di felicità, e la sua forza è proprio nello scansare ostinatamente un ritratto vittimista e forzatamente “di denuncia” rispetto allo stato delle cose in Italia dagli anni 40 a oggi: sono storie personali, prima di tutto, a emergere dallo sfondo, vicende individuali, ognuna dall’altra diversa.
Gianni Amelio ci parla di molte cose in questo suo intenso, profondo ed anche intimo documentario: di un Paese che, a partire dal secondo dopoguerra, sceglie istituzionalmente la via della derisione, della mancata accettazione, del pregiudizio nei confronti di chi, per natura e non certo per scelta, non risulta omologato ed affine alle regole di una natura ed una umanità che cerca… leggi tutto
Documentario sull'omosessualità maschile in Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale, quando si considerava una malattia e i media diffondevano con essa un'idea di perversione e corruzione morale.
Ci sono personaggi famosi che decidono di fare 'outing' in momenti sospetti, suscitando magari dubbi su un eventuale valore 'promozionale' della dichiarazione; Gianni Amelio… leggi tutto
Beato chi è diverso essendo egli diverso ma guai a chi è diverso essendo egli comune. (Sandro Penna)
Gianni Amelio non è mai banale, nemmeno in questo caso dove affronta un argomento sempre più dibattuto, oggi ancora più di un paio di anni fa quando il documentario venne realizzato, mostrando una moltitudine punti di vista che vanno a creare un tracciato.
Fin…
Come documentario sul tema ancora scottante dell'omosessualità è ben realizzato e ricco di momenti intensi, che suscitano un'adeguata riflessione dello spettatore sull'ingiustizia dell'emarginazione e l'assurdità della repressione violenta, in un'Italia sessuofobica del passato che purtroppo ha finito per tramandare pregiudizi ed ipocrisia anche a quella a noi contemporanea…
Era dal 1978, anno in cui diresse La morte al lavoro, che Gianni Amelio non firmava un documentario, il suo terzo (il primo fu La fine del gioco). E non avrebbe potuto siglare meglio questo ritorno dopo il passo falso de L'intrepido, raccogliendo le testimonianze di omosessuali, tutti molto avanti con gli anni (l'unica eccezione è il ragazzo filmato in coda al film), che ricordano la…
Gianni Amelio ci parla di molte cose in questo suo intenso, profondo ed anche intimo documentario: di un Paese che, a partire dal secondo dopoguerra, sceglie istituzionalmente la via della derisione, della mancata accettazione, del pregiudizio nei confronti di chi, per natura e non certo per scelta, non risulta omologato ed affine alle regole di una natura ed una umanità che cerca…
Documentario sull'omosessualità maschile in Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale, quando si considerava una malattia e i media diffondevano con essa un'idea di perversione e corruzione morale.
Ci sono personaggi famosi che decidono di fare 'outing' in momenti sospetti, suscitando magari dubbi su un eventuale valore 'promozionale' della dichiarazione; Gianni Amelio…
Inaspettato ma perfettamente in sintonia con il percorso cinematografico del suo autore, "Felice chi è diverso" di Gianni Amelio arriva nelle sale italiane a breve intervallo dalla prima internazionale tenutasi in occasione del suo passaggio, fuori concorso, alla 64esima edizione della Berlinale. Una scelta non casuale quello della platea berlinese, non solo per ciò che la capitale tedesca ha…
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Commenti (1) vedi tutti
Documentario con tutte persone Anziane le quali parlano del Loro disagio interiore o cose simili ... ! voto.5.5.
commento di chribio1