Regia di Jonathan Nossiter vedi scheda film
Dieci anni dopo Mondovino, doc sulla guerra tra Francia e California per il controllo del mercato del vino, Jonathan Nossiter è tornato sull’argomento. Nel frattempo dal Brasile si è trasferito in Italia e attraverso l’amicizia con alcuni produttori di vino biologico ha maturato una coscienza militante rispetto ai temi della sostenibilità ambientale e della libertà produttiva all’interno della UE. Resistenza naturale non è dunque solamente un film sul vino naturale, sulle regole imposte da Bruxelles e sulla difficoltà di creare «dalla terra» un prodotto diverso, rischiando sanzioni e ostracismo da parte dell’agricoltura industriale, ma soprattutto sul valore rivoluzionario e artistico dell’agricoltura naturale, in tempi di crisi e mutamenti socioeconomici. Il doc raccoglie conversazioni tra il regista e i tenutari di cantine come Pacina in Toscana, Distesa nelle Marche, Stoppa in Emilia Romagna, Cascina degli ulivi in Piemonte, alternandole a frammenti di film: un lavoro istintivo, forse ingenuo, animato però dalla stessa voglia di resistenza (Nossiter è un indipendente vero e su “Internazionale” scrive spesso di crowdfunding) che caratterizza i viticoltori protagonisti. Il punto di vista è ovviamente uno solo e poco oggettivo, ma l’autore vuole celebrare un modello, non più offrire un quadro generale: ci crede lui, ci credono i suoi interlocutori, e non c’è nulla di male a sperare che arriviamo a crederci pure noi.
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