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Sotto il vulcano

Regia di John Huston vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sotto il vulcano

di ethan
7 stelle

L'azione si svolge a Cuernavaca, una città del Messico nel 1939, il Giorno dei Morti ed il diplomatico Geoffrey Firmin (Albert Finney), perennemente ubriaco, ritrova la moglie Yvonne (Jacqueline Bisset), che l'aveva abbandonato da tempo ma non riesce ad uscire dal suo stato di profonda depressione, che causerà, dopo un vagare senza meta, l'approdo in un malfamato locale, dove la presenza di un nano dal comportamento untuoso, alcune prostitute e un gruppo di persone senza scrupoli faranno precipitare la situazione, che culminerà nella tragedia.

'Sotto il vulcano' è tratto dal romanzo di Malcolm Lowry, che più registi avevano tentato di portare sul grande schermo - tra i quali Bunuel e Losey - ed è approdato al cinema grazie alla perseveranza del 'grande vecchio' John Huston che, nel ritratto del console dedito alla bottiglia riprende un tema ricorrente del suo cinema, vale a dire personaggi dotati di talento nel loro campo ma sperperato a causa di una propensione all'autodistruzione senza uguali che li porta verso un destino che pare segnato, sullo sfondo di un ambiente decadente e corrotto.

Aperto da una strepitosa sequenza sui titoli di testa con delle marionette raffiguranti dei teschi, che anticipa l'umorismo macabro di Tim Burton, vede il suo culmine nella lunga scena finale nella locanda, chiaramente debitrice delle atmosfere tipiche dei film di Luis Bunuel, sottolineate anche dai vividi colori di Gabriel Figueroa (più volte collaboratore del maestro spagnolo nella sua parentesi messicana) con personaggi ambigui e un senso di disfatta immanente e di cattiveria insita nell'essere umano, il film soffre di lungaggini nella parte centrale, dove qualche verbosità prende il sopravvento, ma è bilanciato dalla gigantesca interpretazione di Albert Finney, che getta tutto il suo impeto e la sua presenza scenica in un ruolo, quello dell'ubriacone, in cui l'andare sopra le righe è sempre un pericolo costante ma che l'attore riesce ad evitare, anche grazie all'attenta regia di Huston.

L'attore inglese ottiene la sua quarta candidatura all'Oscar ma perderà ancora una volta, come del resto nel 2000 per 'Erin Brockovich' come non protagonista, ed il fatto che non abbia mai vinto uno dotato di così tanto talento è un'ulteriore conferma della 'miopia' in molte delle decisioni prese dai membri dell'Academy.

Voto: 7 (v.o.).

 

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