Regia di Dario Piana vedi scheda film
A dispetto del titolo non si tratta di un sequel del film dei Vanzina, con il quale ha però in comune l’intento di rappresentare le perversioni e lo squallore che si celano dietro il bel mondo della moda. Pur non facendo nulla per nascondere la sua provenienza dalla pubblicità, l’esordiente Dario Piana, almeno nella seconda parte, offre una discreta suspense. Ma tra attori inadeguati (l’unico a salvarsi è François Marthouret nel ruolo del commissario Brandani), ambientazione inconsistente e scenografie atroci (l’ufficio del commissario sembra quello di un top-manager), prevalgono decisamente gli aspetti negativi.
Passabile.
L'elenco delle cose da cambiare sarebbe troppo lungo...
Chi se la ricorda?
Non è un mostro di bravura nemmeno adesso. Qui poi era anche agli inizi..
La più bella del lotto. Anche come attrice non è la peggiore.
Scialbo e inespressivo.
Qualche sequenza l'ha azzeccata. Dirige male gli attori, ma con un simile cast anche Scorsese avrebbe avuto difficoltà a fare meglio...
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