Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Curiosa escursione nel thrilling dei fratelli Vanzina, solitamente impegnati in ben altri tipi di films (di solito meno qualitativi di questo). Coadiuvati nella scrittura dallo “specialista” Ferrini (a cui probabilmente è attribuibile l’assurda scena in cui una modella, dopo aver risposto a un telefono pubblico che suona, nella notte, in mezzo a una piazza, chiede che le sia inviato un taxi… ora ditemi voi in quanti risponderebbero alla telefonata? E soprattutto non sarebbe stato più semplice telefonare piuttosto che attendere lo squillo di un telefono?), il film riesce solo a sprazzi a divertire e ha il pregio di offrire un interessante doppio colpo di scena (il finale è una citazione, non so quanto voluta, a “Sette scialli di seta gialla”). Peccato che vi siano vari tempi morti (vedi tutti i primi 10 minuti, ad esempio) e che si resti sospesi tra lo spaghetti thrilling e l’erotico (poco anche se vi sono nudi integrali), senza affondare nell’uno né nell’altro.
La regia risente della mancanza di un maestro dietro alla mdp, tuttavia Vanzina indovina qualche inquadratura “argentiana” (vedi le soggettive dell’assassino con le forbici in mano) e concede qualche citazione a De Palma, dando vita a un prodotto che seppure con dei difetti non è poi così pessimo.
Interpretazioni non memorabili con un Pleasence che si segnala, di gran lunga, il migliore del lotto (non per nulla le parti migliori del film sono quelle in cui è coinvolta la “vecchia volpe” protagonista di pellicole come “Halloween” e “Phenomena”). Interessanti le musiche “hitchcockiane” di Pino Donaggio. Così e così. Voto: 5.5=
Adeguatissima.
Bisognerebbe eliminare un paio di scene inverosimili (una è quella del telefono) e soprattutto occorrerebbe rendere più piccante lo script. Le scene degli omicidi dovrebbero essere rese più tese e paurose.
Non ha l'estro visionario di un maestro del genere, tuttavia avrebbe anche potuto fare di peggio.
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