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Frogs

Regia di George McCowan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Frogs

di zombi
2 stelle

la grande famiglia bianca americana allo sfacelo, nella fiera del "so bad is good". 4 elementi della famiglia crocket compiono gli anni il 4 luglio, e tutti gli anni (da non si sa quanti anni) si riuniscono in una grande villa sulle paludi della florida per festeggiare questo avvenimento. il patriarca è un dispotico ray milland costretto sulla sedia a rotelle da un incidente dovuto alla natura come dice lui e come fanno presumere gli innumerevoli trofei da safari appesi alle mura del suo studio. la famiglia è composta da una moglie succube da decenni di matrimonio e svariati figli e nipoti beoni e fancazzisti che sopportano in silenzio le angherie del vecchio solo per la speranza di venire in possesso al più presto(leggi: prima o poi morirà)della loro parte di eredità. entra a far parte del nucleo, peter smith un giornalista/fotografo freelance specializzato nella natura e nelle varie violenze infertegli dall'uomo. uomo rappresentato al suo "meglio" dal vecchio patriarca jason crocket, industriale proprietario tra l'altro di una cartiera causa principe dell'inquinamento della palude. mi sono andato a ri-leggere la recensione di davide pulici sul dossier di nocturno NATURA CONTRO per rendermi conto di ciò che vedeva lui nel filmetto di mccowan e di cosa ci ho visto io. la sua analisi è bella, ma è più bella l'analisi del film che ho visto io. perchè se il film è fatto di attese più che di morti ammazzati, l'attesa è snervante e appesantita ulteriormente da infiniti primi piani dei batraci del titolo e di qualsiasi altro animale che vada dagli aracnidi(causa tra l'altro della morte di uno dei nipoti, sepolto sotto ammassi di quella lanuggine delle piante del sud degli stati uniti, usati apparentemente e inspiegabilmente da grossi ragni pelosi, come casa e tela... mah!?, boh!?)ai volatili. che sia giorno o notte, poco importa, la famiglia è costretta dall'aguzzino patriarca a seguitare col vecchio rito dei compleanni, mentre tutto intorno crolla inesorabilmente per mano dello stesso vecchio pazzo. l'insana avidità dell'uomo, personificata dal vecchio crocket, porta allo sterminio della sua famiglia tranne che per un individuo esterno che si batte per la causa, una nipote ribelle(la "mitica" joan va ark) e la progenie speranza per il futuro. un futuro reso incerto dal finale inesorabile e lento come tutto il resto dei settanta minuti del film. e così se la morte di un fratello di crocket per bocca di un coccodrillo è ridicola e porta alla memoria la lotta tra lo zombi e lo squalo in zombi 2 per quanto è assurda, la morte della sedata moglie del patriarca, probabilmente sotto tranquillanti e gin fin dal mattino presto, è imperdibile. anch'essa lenta e noiosa è portata avanti dall'attrice con retino all'inseguimento di una farfalla o più farfalle, fino a quando si perde e resa isterica dal groviglio di rami e assediata da serpenti di ogni forma e pericolosità, alla fine dopo essere scampata ad una pozzanghera invasa dalle sanguisughe viene morsa ad un polso. dettaglio curioso, tre stacchi sul suo viso che cambia colore. indubbiamente è un film interessante più per come ne racconta il pulici, che per l'effettiva riuscita. tra night of the living dead e the birds, ne è una versione che andrebbe vista sotto l'effetto di acidi per apprezzarla appieno. musica al sintetizzatore che è a dir poco invasiva e un sam elliot in forma fisica smagliante che per fortuna in più di un'occasione si slaccia la camicia e se la toglie deliziandomi sol suo vellosissimo petto. ray milland "stupendo" come lo erano le vecchia glorie che sbarcavano il lunario della pensione con disastri aerei e eco-vengeance. buttateci un occhio.

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