Regia di Marco Spagnoli vedi scheda film
Chi era Walt Disney? Prima che sbarchi nelle sale col volto pacioso e occasionalmente baffuto di Tom Hanks in Saving Mr. Banks, dopo le taglienti (e disinformate) dichiarazioni di Meryl Streep su antisemitismo e misoginia del papà di Topolino, Marco Spagnoli con la voce narrante di Vincenzo Mollica e l’accompagnamento fiabesco di Serena Autieri raccoglie le testimonianze di noti italiani disneyani. La nostra domanda iniziale sfuma (né era l’intento dell’opera, più interessata all’eredità che all’uomo), accogliendo l’influenza di Walt su registi & attori, giornalisti & doppiatori, in una polifonia che intesse affettuosi aneddoti di gioventù con riflessioni sempreverdi sul fascino del perturbante. Il personaggio preferito, l’albo del cuore, il party post Oscar dove Walt estrasse un fucile caricato a salve: dal primo incontro tra Disney e il Belpaese al Cinema Barberini fino ai volti estatici dei piccoli italiani sorteggiati per assistere al disegno dei loro beniamini, il documentario tenta la mappatura del cuore ma fa i conti con l’inevitabile frammentarietà dei contributi (illuminati dal recupero di un’intervista a Fellini, che cita e rivive a memoria nitida e rapita la mela di Biancaneve). Brignano folgorato dal felino romanaccio di Gli aristogatti, Giallini attanagliato dal ragionevole dubbio infantile sulla fortuna di Zio Paperone («Tutti spicci! Ma dove se li metteva?!») regalano un paio di schegge felicemente impazzite alla cornice celebrativa, ma il prodotto confezionato è un gradevole & irrisolto di più, il contenuto extra di un dvd da guardare in famiglia.
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