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Il libro della vita

Regia di Jorge R. Gutierrez vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il libro della vita

di AndrewTelevision01
10 stelle

"Non sarò l'eroe della città, Maria. Ma giuro con tutto il cuore che non smetterò mai di amarti."

~Manolo

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Il libro della vita (2014): scena

Degli studenti, durante una gita punitiva, vengono accompagnati da una donna che li reca oltre un muro, dove all'interno vi sono conservati numerosissimi oggetti riguardanti la cultura messicana; un oggetto particolarissimo è un grande libro, "Il Libro Della Vita". La donna comincia a narrare la storia de "Il Giorno dei Morti" (presso la città di San Angel), giorno in cui i gli abitanti portano doni ai loro cari defunti, fondamentale per la cultura messicana. In serata due individui, la Muerte e Xibalba, decidono di fare una scommessa, dovuta ad alcuni contrasti di status tra reggenti: se la Muerte vincerà, quest'ultima avrà l'autorità di impedire a Xibalba di interferire con gli umani, mentre se Xibalba vincerà, egli avrà il possesso del Mondo Dei Ricordati, dando possedimento della Terra Dei Dimenticati a la Muerte. Le vittime (involontarie) della scommessa sono tre bambini: Manolo, un chitarrista professionista (appartenente ad una famiglia di toreri), Joaquìn, figlio dell'eroe di città (dal quale è costruita una statua) e Maria, figlia del generale Posada, e punto di riferimento di entrambi i bambini: difatti, ambedue sono innamorati di lei. La Muerte diventa una vecchia signora e, in cambio di un po' di pane, chiede la benedizione a Manolo dinnanzi alla tomba di sua madre Carmen, mentre Xibalba fa visita a Joaquìn, con le sembianze di un vecchio, e in cambio di un po' di pane gli conferisce la "Medaglia Della Vita Eterna", una medaglia che da il portere di non ferirsi. La sera dopo, a causa dell'ennesima divergenza da parte di Maria (il salvataggio di alcuni maiali dal temibile pericolo del forno), quest'ultima viene mandata in Spagna; poco prima di andarsene, Maria regala a Manolo una chitarra nuova di zecca e  per ricambiare, quest'ultimo regala a lei un maialino di nome Chuy, mentre Joaquìn tenta di riportarle la sua cuffietta, ma senza riuscirci.

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Il libro della vita (2014): scena

Passano gli anni e Manolo è diventato un grande torero (presa ispirazione dal padre), mentre Joaquìn è diventato un eroe ammirato da tutti e pieno di medaglie. Il padre di Manolo è tormetato dall'idea che il figlio possa ancora sognare la carriera da musicista. Un giorno, Manolo tiene il suo primo torneo all'arena della corrida di città, e in quello stesso momento torna Maria, dopo molto tempo. Sappiamo che, durante la sua venuta in Spagna, ella ha cominciato a praticare scherma e kung fu. Nonostante il buon proseguimento del torneo, alla fine Manolo decide di risparmiare il toro, avendo il disprezzo della gente, ma l'ammirazione di Maria. Il gesto di Manolo disonora la sua famiglia, anche se sua nonna se lo sarebbe aspettato. Lo stesso giorno, la città viene assalita da un gruppo di banditi di Chakal (guidati da Chato), tra i più pericolosi in Messico, ma vengono fermati da Joaquìn. Chato si rende conto della medaglia della vita eterna, e va a riferirlo a Chakal, il suo padrone (difatti sappiamo che quando era in mano di quest'ultimo, la medaglia era ritenuta una minaccia). Dopo varie dichiarazione d'amore, Manolo invita Maria sotto un'albero, al di fuori della città, ma dopo aver visto un serpente velenoso vicino all'albero (e dopo l'ennesima dichiarazione d'amore che stava andando a buon fine), quest'ultima viene morsa e sviene. Manolo, credendola morta, la mostra al padre e a Joaquìn. Deluso di non averla salvata, Manolo si isola e Xibalba, ingannandolo, lo uccide (facendolo mordere da un serpente a due teste).

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Il libro della vita (2014): scena

Manolo si risveglia nella Terra Dei Ricordati, dove incontra la madre Carmen e moltissimi altri suoi storici parenti. Si recano al palazzo principale per trovare Maria (la quale Manolo crede morta), ma al posto di La Muerte trovano Xibalba, il quale spiega l'accaduto: in realtà Maria non è morta, ma è appunto svenuta, e lo svenimento ha portato Joaquìn a darle un bacio in letto di morte, risvegliandola; dopo ciò, Joacqìn le annuncia della morte di Manolo, e lei accetta persino la proposta di matrimonio. Manolo invece è realmente morto, e a causa di ciò, la Muerte ha perso la scommessa e quindi il posto. Traumatizzato da ciò, Manolo si deprime ma poco dopo viene a sapere che per tornare a rivedere Maria, deve parlare con la Muerte, la quale si trova adesso nella Terra Dei Dimenticati. Vengono aiutati dal Candelaio, custode di tutte le vite, il quale rivela a Manolo che egli ha scritto una vita tutta sua, e non ha seguito quella che doveva precedemente scrivere (da solo). La Muerte viene a sapere di cosa ha fatto Xibalba, e dopo aver saputo della medaglia della vita eterna data a Joaquìn da bambino, quest'ultimo decide di fare una scommessa. Se Manolo riuscirà a sconfiggere 1000 tori, uno compreso (il più rappresentativo), potrà rivivere la sua breve vita terrena. Nel frattempo, il padre di Manolo muore, ucciso a spadate da Chakal, inseguito dai suoi banditi, i quali cominciano a fare baldoria in città. Muore anche la nonna di Manolo, ma per il colesterolo. Durante il loro matrimonio, la città viene appunto assalita, e Joaquìn decide di combattere con Chakal, ma quest'ultimo, dopo aver fatto perdere a Joaquìn la medaglia (ovvero il motivo per cui è lì, voglio ricordare), lo "ammazza di botte". Manolo decide di suonare una canzone al toro, riuscendo a farlo calmare. Vincendo la scommessa, la Muerte ridà la vita a Manolo, facendolo combattere insieme a Maria durante la battaglia di Chakal. Manolo riesce a sconfiggerlo, grazie all'aiuto delle anime della terra dei ricordati (persino dei maialini), e soprattutto riesce a baciare Maria. Il film finisce con il matrimonio tra Manolo e Maria e una canzone finale.
P.s: Scopriamo infine che la donna che la donna che narra la storia è sempre stata La Muerte. Non me lo sarei mai aspettato! ????

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Il libro della vita (2014): scena

Questo film è uno dei migliori che abbia mai visto! E' degno di ogni mio apprezzamento. Cominciando dal fatto che ho adorato le tecniche di animazione, questi personaggi rappresentati come burattini dalle strutture poligonali e i colori vivacissimi. Ho amato, per quanto riguarda i colori, la parte in cui Manolo subentra nella terra dei dimenticati. Colori frizzantissimi, brillanti, solari, il più che puntano sul verde-acqua, giallo chiaro, marrone e un nero rappresentativo. Le forme dei personaggi sono strabilianti, per non parlare di La Muerte, il mio personaggio preferito, assieme a Manolo e Maria. Essa riesce ad essere carinissima, dolcissima, ma anche arrabbiatissima nello stesso momento. E non solo: la prima volta che l'ho vista, ho trovato un senso di piacere immenso su questo personaggio. Ha una caratteristica sensuale come pochi, ed è appena diventata una dei miei personaggi femminili dei cartoni preferiti. Manolo è un ragazzo timido, anche se allo stesso momento riesce a trovare il coraggio di esprimere i propri sentimenti, con facilità, a Maria. Quest'ultima lo rifiuta più volte, anche se si capisce che entrambi son destinati a stare insieme. Joaquìn è quel tipo di personaggio che, dopo aver avuto una lunga vita fatta di fortuna e felicità, decide di salvare la vita di qualcun'altro, riuscendo a condivdere se stesso con gli altri. Maria rappresenta bellezza, intelligenza e carisma in un unico personaggio; neanche lei ci scherza riguardo la bellezza. Sin da bambina è amica di Manolo e Joaquìn e, la divisione tra ambedue, l'ha portata ad essere più matura, ma anche più indecisa riguardo un amore che potrebbe nascere. Innumerevoli sono le volte in cui Manolo e Joaquìn tentano di fare di tutto per lei: persino menarsi. Infine voglio parlare del personaggio del Candelaio... è il genio di Aladdin in versione spagnola (anche se non parla spagnolo, ma la lingua locale). Dalla carnagione dorata, esso aiuta Manolo a sapere di più riguardo la sua vita, a condurre quest'ultimo da La Muerte e soprattuto a farlo sposare. 
Un film eccezionale, che ha come morale l'essere sè stessi, l'aiutare gli altri in grave pericolo e non, e soprattutto a non dimenticarsi di avere una personalità (che ricade nella prima morale).

Il 10 è dovuto. Poi, prodotto da un grande come Guillermo del Toro, cosa mi sarei potuto aspettare? :D

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