Regia di Ferdinando M. Poggioli vedi scheda film
Due anziane e vispe zitelle accolgono in casa il nipote Remo. Bello e scapestrato, il giovane come prima cosa seduce la cameriera, dimostrando quindi di non voler rimediare ai suoi errori, né tantomeno di voler smettere quella condotta sregolata di vita.
Tratto dal romanzo omonimo di Aldo Palazzeschi con una sceneggiatura firmata da Bernard Zimmer, Sorelle Materassi è una delle ultime – purtroppo – fatiche per Ferdinando Maria Poggioli, regista che in quegli anni produceva in serie interessanti adattamenti cinematografici, invero piuttosto fedeli, di note opere letterarie. Lo scoppio della seconda guerra mondiale rallentò, come è facilmente comprensibile, il cinema italiano in generale; e nello specifico causò alla pellicola di Poggioli una lunga sospensione dei lavori, tanto che trascorse oltre un anno e mezzo dall’inizio delle riprese alla sua uscita in sala. Poggioli scomparve poi prematuramente, pare per un incidente domestico, all’inizio del 1945, ad appena 47 anni. La forza di quest’opera risiede – al di là del testo di partenza, si capisce – negli interpreti ben assortiti: le sorelle del titolo lo sono effettivamente anche nella vita, e sono Emma e Irma Gramatica; il giovane nipote è il 26enne Massimo Serato, astro in ascesa del cinema nostrano dell’epoca; in altri ruoli troviamo quindi Olga Solbelli, Clara Calamai, Paola Borboni, Loris Gizzi e Dina Romano. Se la recitazione è uno spettacolo per gli occhi, la regia è comunque pulita e al servizio degli attori; la durata limitata a un’ottantina di minuti rende inoltre il film sufficientemente snello. 5/10.
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