Regia di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) vedi scheda film
Artigiano del nostro cinema trai più apprezzati dal pubblico con una carriera di alti e bassi (a mio modo di vedere più bassi che alti), negli anni 80' Antonio Margheriti si e' specializzato in imitazioni di film d'azione e di avventure di chiara provenienza hollywoodiana. Per questo I SOPRAVVISSUTI DELLA CITTÀ MORTA, scimiotta a più non posso le avventure archeologiche in stile Indiana Jones, con un protagonista che fa più il verso a James Bond anziché al personaggio interpretato da Harrison Ford. Povertà di mezzi (l'inseguimento automobilistico notturno realizzato con modellini) e una maggior povertà di idee, relegano questo filmetto ad un pubblico di ragazzini (dell'epoca) poco scafati e ad adulti (molto maturi di età e altrettanto poco scafati) di bocca particolarmente buona. Situazioni prevedibilissime e personaggi scontati interpretati da modestissimi attori (si salva giusto il britannico John Steiner). Tentativi di umorismo quasi infantile affidate a un gruppo di cattivi tra i più tonti e stupidi della storia del cinema. Finale di imbarazzante ovvietà. Belli gli esterni della Cappadocia e nulla più.
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