Espandi menu
cerca
Nu

Regia di Simon Staho vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11099
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Nu

di mm40
4 stelle

Non è da tutti di poter disporre, a soli trent'anni, di un buonissimo budget per un cortometraggio di neppure mezzora, con produzione Zentropa (Lars Von Trier) e un cast in cui spiccano Erland Josephson, Mikael Persbrandt e Mads Mikkelsen. Il danese Simon Staho ha avuto questa fortuna e l'ha sfruttata come meglio ha potuto: con un ambizioso - ma spesso irrisolto - saggio di bravura; Nu ('ora', tradotto letteralmente) è un'opera di evidente impronta nordica nella quale amore & morte si dibattono tumultuosamente sullo schermo fino a veder prevalere, tragicamente, la seconda. Si parla inoltre di amore omosessuale (mentre la morte arriva sotto sembianze eterosessuali, fattore da non sottovalutare), si parla di passione e di tormento, si parla di rabbiosa incomunicabilità: ma soprattutto non si parla, poichè il film è completamente muto. Anche le musiche latitano e la ricerca del contrappunto inquieto tramite rari e brevi in­serti di quartetto d'archi finisce per dare al lavoro un tono parodistico anzichenò: la scena in cui Mikkelsen si incammina nell'acqua - in uno scarno scenario da Faro, dimora e set favoriti di Ingmar Bergman - certo non brilla per originalità, somigliando più a una caricatura del cinema scandinavo, gelido esteriormente e ribollente di emozioni internamente. Lars Von Trier di scarsa ispirazione, per intenderci. Altrove il lavoro ha comunque ottimi spunti, o perlomeno apprezzabili; indiscutibili le performance del terzetto di interpreti sopra citati, come quella della svedese Elin Klinga, nota in patria per qualche produzione televisiva fra cui Bildmakarna ('il creatore di immagini', letteralmente anche qui), del 2000, regia proprio di Bergman. Da Staho, che aveva esordito 4 anni prima con un piacevole dramma (Vildspor), ci si poteva attendere qualcosina di più. 5,5/10.

Sulla trama

Un anziano sul letto di morte riceve la visita di un coetaneo. La memoria rievoca un passato fatto di due grandi passioni, vicendevolmente contrastanti.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati