Regia di Edward Berger vedi scheda film
Sua madre (Heyer) è una scapestrata dalle costanti pulsioni erotiche e non si prende cura né di lui, né di suo fratello più piccolo (Arms), avuto da un’altra relazione. Così Jack (Pietzcker, un talento sbalorditivo) finisce in una casa-famiglia, in stanza con un ragazzo più grande che lo vessa senza sosta. Per Jack, l’unico scopo diventa allora quello di ritrovare la madre, per poter tornare a stare con lei. Finale sorprendente.
Il primo film di Edward Berger, tedesco con passaporto svizzero, è un’opera a basso costo interamente imperniata su un’alternanza tra episodi di grande tensione (il furto nel centro commerciale, la brutta lite col compagno di stanza, il rifiuto da parte del mondo adulto) e le interminabili corse del piccolo protagonista. Uno schema che, nonostante la capacità del regista di raccontare il disorientamento di un ragazzino costretto a diventare adulto troppo presto, si ripete con troppa insistenza, rendendolo più materia per un cortometraggio che per un intero film.
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