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Kreuzweg - Le stazioni della fede

Regia di Dietrich Brüggemann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Kreuzweg - Le stazioni della fede

di Tex61
8 stelle

Lea van Acken, Florian Stetter

Kreuzweg - Le stazioni della fede (2014): Lea van Acken, Florian Stetter

Kreuzweg è un film stupendamente irritante. E’ stupenda la costruzione: quattordici lunghi piani sequenza a macchina prevalentemente fissa (con inquadrature e fotografia sovente allo stato dell'arte) sul calvario esistenziale di Maria in associazione alle quattordici stazioni della Via Crucis; è irritante quando rappresenta quel fondamentalismo, quel lavaggio del cervello che viene attuato da umani su altri umani, in nome di un credo o di un ideale anche se è opinione di chi scrive che i lavaggi cerebrali trovino terreno fertile solo nell’ignoranza o, come nel caso della pellicola, in personalità deviate in quanto scolpite maldestramente fin dalla nascita.

Il buon Roberto Di Diodato su Famiglia Cristiana identifica il film come “contro una Chiesa che non c’è più”. Meno male! Anche se dal titolo lascia capire che quella Chiesa c’è stata. Dio ce ne liberi! Estraggo dall’articolo citato, che invito comunque a leggere interamente: Se l’intento del regista era quello di denunciare che ogni fondamentalismo – anche quello religioso –  è una via crucis che porta l’uomo alla morte più assurda e insensata, lo ha fatto in una maniera talmente radicale ed esclusiva da sortire un effetto completamente diverso e forse lontano dalle sue intenzioni.

Io credo solo che lo abbia fatto in maniera incisiva, lasciando comunque aperta una strada al dialogo anche con i cattolici più radicali altrimenti non avrebbe miracolosamente ridato la parola al fratellino. Inoltre non credo che Bruggemann neghi Dio ma solo induca ad una dovuta riflessione sulle storture provocate da un'interpretazione radicalista del verbo e degli insegnamenti.

Mi fermo qui e aggiungo solo qualche lontana analogia a fatti(reali) trattati da un altro film tedesco: Requiem che consiglio agli amanti del genere “Tutti i mali indotti negli ignoranti dalle religioni”.

Comunque consigliatissimo.

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Ultimi commenti

  1. pippus
    di pippus

    Bella recensione Nico e, come avevo già scritto a Ezio, questo film non me lo voglio perdere davvero.
    Grazie con un saluto.

    1. Tex61
      di Tex61

      Ti ringrazio; l'ho appena rivista che alcune cose non mi piacevano. La sostanza rimane. A presto.

  2. amandagriss
    di amandagriss

    l'ignoranza è una brutta bestia, e male chi ci ha a che fare

    1. Tex61
      di Tex61

      Beh sai il tema trattato è delicato e mi sono astenuto da molti altri commenti che si potevano fare per non urtare la sensibilità di nessuno in tema di fede. Sfera molto intima. Le valutazioni sugli strati sociali nei quali attecchiscono più facilmente molti dogmi mi sembravano condivisibili dai più, ma il discorso potrebbe essere lungo ed avulso dal commento al film. Ti ringrazio del tuo passaggio.

  3. ezio
    di ezio

    Grazie Nico,mi ha fatto enorme piacere leggere la tua rece,un po' diversa dalla mia e comunque interessantissima,ma la sostanza e' quella che conta e il giudizio finale....e' simile.....ancora grazie.

    1. Tex61
      di Tex61

      Ciao Ezio. Leggendo la tua rece e i commenti a seguire non mi sembra siamo troppo distanti. Un film irritante, che tratta un tema delicato e che risulta supportato da attori di grande valore. A presto

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