Regia di Baltasar Kormákur vedi scheda film
I blockbuster a questo servono (a parte il contenuto che ovviamente può essere valido o meno, piacere o non piacere): a incassare tanti soldi e a far mettere la gente in fila alle casse delle multisale. E anche questo "progettone" c'è riuscito (In Italia lo stanno andando a vedere tutti perchè si propone -appunto- come "filmone"). Io l'ho trovato detestabile. Già moralmente trovo discutibile spettacolarizzare tanta sofferenza. Ma poi c'è una cosa (personalissima) che devo premettere. Io ODIO la neve, i ghiacci, l'alta (ma anche la bassa, qualche volta) montagna, tutte le vicende di spedizioni alpinistiche, i record degli scalatori, le bandierine piantate sulle cime da chi ci arriva per primo. E se le scalate più impegnative si associano a un'idea di sport a rischio, beh io detesto tutti gli sport a rischio, dal "jump" con l'elastico alla Formula Uno. Non provo brividi per chi mette in gioco la sua vita ma solo Umana Pietà. E il coraggio dove lo mettiamo? Beh lo mettiamo che nella vita ci sono tanti modi quotidiani per esprimere coraggio, senza bisogno di sfidare la morte. "E allora perchè cavolo ci sei andato a vederlo?" mi sussurra l'eventuale anima semplice. Per i soli due motivi per cui è valso la pena il biglietto (ma anche no, son troppo pochi): le splendide inquadrature dall'alto delle montagne e il bel faccione da texano dell'immenso Josh Brolin. Tutto il resto non l'ho digerito. Le storie di spedizioni sulle cime più alte sai già come iniziano (saluti alle mogli che restano a casa poverine) e come vanno a finire. Descrizione degli amiconi che partono, poi arriva la turbolenza, e giù vento di neve e gran tempesta, loro che annaspano e soffocano, poi qualcuno crepa assiderato e qualcuno, sconvolto per sempre, sopravvive. Fine. Posso dire che palle?.Qui a salvare la baracca ci vorrebbero dei grandi attori, ma qui latitano. E quelli che ci sono sono tutti in modalità DRAMMONE. Emily Watson a un passo dal ridicolo. Su Keira Knightley stendiamo un velo pietoso. Jake Gyllenhaal non pervenuto. Ma lo scandalo è la sottoutilizzazione di quel meraviglioso Josh Brolin che è un mio mito (andatelo a vedere di corsa in "Sicario", quello sì un ruolo e un film con gli attributi, altro che 'sto drammone-one-oneone). Due ore di paturnie assortite tra i compagni di roccia, con qualche siparietto di mogliettine in ambasce, e tanta tanta tanta neve e gelo da sfondare i maroni a chiunque. E quando sono uscito dal cinema come se non fosse bastato tutto quel ghiaccio, faceva pure freddo. Film che mi ha trasmesso una carica di Negatività senza pari. Però in conclusione vorrei chiarire che non sono affatto un cuore di pietra, ovvio che sono consapevole della indicibile sofferenza di quegli uomini, solo che è stata "rappresentata" secondo un'estetica da "tragediona" che più ordinaria non avrebbe potuto essere.
PS: curioso che due o tre fra i sopravvissuti si sono -negli ultimi anni- massacrati tra di loro (pubblicando libri e rilasciando dichiarazioni furiose) in cui ognuno raccontava la SUA verità sulla spedizione. Insomma stanno ancora a litigà. Ps2: che Werner Herzog sia meglio lo so da me, grazie.
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