Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
Premessa: consiglio a tutti di vedere questo bellissimo film muto di Ozu in una versione con la colonna sonora di Gino Peguri e la voce di Luigi La Monica che legge le didascalie: l'accompagnamento musicale è davvero poetico e ispirato e si sposa benissimo alle immagini del grande regista giapponese, con un flauto solista eccezionale. Questa versione è stata mandata anni fa su Fuori orario di Ghezzi e conferma che molti film muti si giovano di una buona colonna sonora, anche se non originale.
"Sono nato ma" è il miglior film muto del regista, una commedia briosa e allo stesso tempo amara sul mondo dell'infanzia che ha una sua grazia burlesca degna di un Tati. Il mondo degli adulti visto dai due bambini protagonisti appare incomprensibile, assurdo, grottesco, ma alla fine emerge un dato di fatto inoppugnabile: la società è strutturata secondo una rigida gerarchia, che non si può mutare facilmente. La constatazione ha probabilmente dei risvolti autobiografici legati al vissuto di Ozu, che fu sempre portatore di una visione quietamente anticonformista anche nelle sue opere apparentemente schierate su posizioni tradizionaliste. Il film ha una sua freschezza che rimane intatta a tanti anni di distanza, può contare su gag deliziose e un acuto senso di osservazione dei personaggi e delle dinamiche del mondo infantile. Uno spettatore occidentale ci si può ritrovare facilmente, dimostrando in questo l'universalita' dei temi e dei contenuti proposti dall'autore. Dal punto di vista formale, dimostra la perfetta padronanza di Ozu dei codici espressivi del cinema muto, che abbandonerà tardivamente (il suo primo film parlato è del 1936). Tutti bravi gli attori sia adulti che bambini. È un'opera giovanile, ancora lontana dallo stile contemplativo della maturità, ma ugualmente rigorosa nella forma e accattivante nella sostanza.
Voto 9/10
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