Regia di Mario Imperoli vedi scheda film
Canovaccio da feuilleton risaputo: una coppia aristocratica, intorpidita dalla monotonia, vuole provare nuove esperienze. Lui (Silvano Tranquilli), un ricco imprenditore, concede alla moglie Simona (la prosperosa Antonella Murgia) il permesso di intraprendere una relazione aperta, coinvolgendo ex fidanzati e tipi casuali che incrociano nei locali (tra cui un insolito, e alquanto ingessato, Michele Placido!). Quando però ci andranno di mezzo i sentimenti, e si riaccenderà l’ardore con una fiamma del passato, per il marito la situazione diverrà ingestibile, fino all’inevitabile epilogo rovinoso... Gli intrecci che anticipano i frammenti in cui la Murgia sfodera le sue grazie, sono, chiaramente, pretestuosi e colmi di scialbe, leziose conversazioni, mentre Imperioli cerca di allestire le angolazioni più convenienti a esaltare il fisico ormonale della procace modella bionda. L’eros non manca, ma tutte le false menate sull’amore libero e le problematiche relative ai vincoli dei rapporti duraturi, sono solo degli slavati riempitivi che non corroborano la loffia, noiosissima trama da fotoromanzo. Curiosa comunque la lotta a colpi di pistola con i proiettili invisibili… Completamente inutile e priva di qualsiasi evoluzione la provocante parentesi con l'amica misteriosa (impersonata da Sonia Burton), la quale dovrebbe accennare una predisposizione bisex di Simona.
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