Regia di Dino Risi vedi scheda film
Un film abbastanza anomalo questo di Risi, una sorta di commedia triste (e con un Pozzetto meno comico del solito) sul disincanto di chi si approccia al mondo del cinema senza riuscire a sfondare
E' una commedia in agrodolce questa di Dino Risi dell'80, dove ad alcuni, rari spunti comici subentra spesso un'amara riflessione sui sogni infranti di chi si avvvicina al mondo del cinema, credendo (o quantomeno sperando) di sfondare. E' quanto succede al giovane protagonista, uno svagato Pozzetto che mette in standby la parte più comica della sua verve attoriale per impersonare un personaggio ingenuo, credulone ma via via disincantato, che sfiora continuamente il sogno di diventare un attore di successo dovendo in realtà accontentarsi di una vita da comparsa. Il tema del disincanto tornerà, sempre con Pozzetto, quattro anni dopo con "Un ragazzo di campagna", sicuramente più votato alla commedia e meno riflessivo, pur ricalcando un simile percorso di andata e ritorno dal paese di origine. Particine, nel ruolo di sè stessi, per Tognazzi, Gassman e Monicelli, mentre la Fenech per una volta, pur se in una parte di consueta sensualità, recita quasi sempre vestita.
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