Antonio ( Pozzetto), rampollo di buona famiglia borghese lombarda, ha un sogno: diventare attore di cinema. Pur di raggiungere il suo scopo è disposto a tutto e non bada a spese rischiando anche di dilapidare il patrimonio di papà. Si trasferisce a Roma e comincia a bazzicare l'ambiente di Cinecittà, ma ben presto finisce preda di personaggi del sottobosco che tentano di approfittare della sua ingenuità per spillargli quattrini con promesse da marinaio.
Note
Autoritratto del mondo del cinema (Tognazzi, Gassman e Monicelli fanno una comparsata) un po' compiaciuto. Ma alcuni momenti sono divertenti e graffianti.
Un film abbastanza anomalo questo di Risi, una sorta di commedia triste (e con un Pozzetto meno comico del solito) sul disincanto di chi si approccia al mondo del cinema senza riuscire a sfondare
Renato Pozzetto: dovrà pur venire il tempo di una sua rivalutazione! Sembra che esser capaci di far ridere sia un limite per un attore... e fu così sin dall'esordio con "Amare Ofelia". Questo è uno dei suoi film più belli, visto allora e rivisto oggi: Bravo, 7+!
A lui e anche al regista Dino Risi. La Fenech come bellezza è però da 10.
Pozzetto all'apice della carriera, tra le mani di un regista come Dino Risi: ne esce una gradevole commedia, che ironizza in maniera quasi metacinematografica sul cinema stesso, parodiando - con l'escamotage di Pozzetto nei panni di cineamatore - capolavori della settima arte quali Il cacciatore e figure (produttori e registi) legati al mestiere.
Si ripropone la coppia pozzecco Fenech ,il grande renato garanzia di risate ,una metafora sul tentativo di arrivare al successo in ogni modo facendo però i conti con gente poca onesta e truffaldina
Pozzetto nel solito ruolo del Pinco Pallino di turno alle prese con la solita serie di squallide macchiette, compresa una brutta copia di Luchino Visconti. Luoghi comuni, stereotipi e cinico umorismo qualunquista da bar milanese sul mondo del cinema, con attori e registi italiani in piccole parti che fanno il verso a se stessi.
UN VERO CULT, ANCHE SE FORSE NON IL MIGLIOR RISI, CON UN FOLGORANTE ALDO MACCIONE NELLA PARTE DEL MENAGER IMBROGLIONE (INGIUSTAMENTE NON CITATO NEL CAST, MA DOPOTUTTO RIMANE UNO DEI GRANDI ATTORI ITALIANI SOTTOVALUTATI)
UN GRAN POZZETTO PER UN FILM CHE FA' RIDERE MA CHE INSEME DESCRIVE CINICAMENTE E IN MDOD MOLTO VERITIERO IL MONDO DEL CINEMA.ALCUNI REGISTI NELLA PARTE DI LORO STESSI.RISI E' SEMPRE RISI.
Ascesa(molto breve)e caduta(rovinosa ma non troppo)di aspirante divo hollywoodiano.Da Laveno,ridente borgo sul Lago Maggiore a Hollywood passando per Cinecittà.Impossibile per me non avere simpatia per uno come Tony Barozzi,uno che cita John Waynne come massima espressione della filosofia esistenziale o veneri come un santino la foto di Bogart,uno che ha la citazione cinematografica sempre… leggi tutto
In complesso non è male, però secondo me è un film discontinuo. La prima parte è buona, a metà si arena su una secca di una decina di minuti, e poi il film va avanti con alti e bassi fino alla fine. Vi sono buoni momenti di buon cinema alternati a sequenze di cattivo gusto o banali. La somma algebrica, comunque, è positiva. Una scena breve ma che mi è piaciuta molto è quella di Gassman… leggi tutto
Commedia sgraziata, grossolana e farcita di volgarità gratuite e luoghi comuni. L'intenzione di gettare uno sguardo impietoso sulle nefandezze del mondo dello spettacolo si trasforma in una impietosa nefandezza del mondo dello spettacolo: Risi, Gassman, Tognazzi e Monicelli (il regista e tre comparsate doc) ne sono conniventi. Pazienza per Pozzetto e la Fenech, adattissimi al livello del… leggi tutto
E' una commedia in agrodolce questa di Dino Risi dell'80, dove ad alcuni, rari spunti comici subentra spesso un'amara riflessione sui sogni infranti di chi si avvvicina al mondo del cinema, credendo (o quantomeno sperando) di sfondare. E' quanto succede al giovane protagonista, uno svagato Pozzetto che mette in standby la parte più comica della sua verve attoriale per impersonare un…
Tutti e dieci i film sono visibili in rete.
Tra poco aggiungerò almeno un fotogramma per ciascuno. ♦
Un saluto da cherubino,
21 aprile 2022
♦ ore 19: fatto.
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Commenti (18) vedi tutti
Un film abbastanza anomalo questo di Risi, una sorta di commedia triste (e con un Pozzetto meno comico del solito) sul disincanto di chi si approccia al mondo del cinema senza riuscire a sfondare
leggi la recensione completa di galavernaFiacco, sciapo, noioso... voto 3
commento di stokaiseracuta, divertente ma anche amara satira sul mondo del cinema. Sottovalutato.
commento di gherritRenato Pozzetto: dovrà pur venire il tempo di una sua rivalutazione! Sembra che esser capaci di far ridere sia un limite per un attore... e fu così sin dall'esordio con "Amare Ofelia". Questo è uno dei suoi film più belli, visto allora e rivisto oggi: Bravo, 7+! A lui e anche al regista Dino Risi. La Fenech come bellezza è però da 10.
commento di cherubinoPozzetto all'apice della carriera, tra le mani di un regista come Dino Risi: ne esce una gradevole commedia, che ironizza in maniera quasi metacinematografica sul cinema stesso, parodiando - con l'escamotage di Pozzetto nei panni di cineamatore - capolavori della settima arte quali Il cacciatore e figure (produttori e registi) legati al mestiere.
commento di undyingSi ripropone la coppia pozzecco Fenech ,il grande renato garanzia di risate ,una metafora sul tentativo di arrivare al successo in ogni modo facendo però i conti con gente poca onesta e truffaldina
commento di 90000Pozzetto nel solito ruolo del Pinco Pallino di turno alle prese con la solita serie di squallide macchiette, compresa una brutta copia di Luchino Visconti. Luoghi comuni, stereotipi e cinico umorismo qualunquista da bar milanese sul mondo del cinema, con attori e registi italiani in piccole parti che fanno il verso a se stessi.
commento di Mr RossiCommedia caustica, dal sapore agrodolce di Dino Risi.Da riscoprire
leggi la recensione completa di Furetto60Divertente e intelligente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiMeno Risi è più Pozzetto.
leggi la recensione completa di tafoUn pozzetto simpatico e comico,film godibile.
commento di wang yuBellissimo! anche se fa ridere, descrive la realtà del cinema di quel periodo.
commento di lonestarE inpansabile che uno come Risi,abbia fatto un film cosi fiacco,per ridere si ride(anche se poco)ma Risi,ha fatto molto di meglio.
commento di Lebowsky84film fiacco,poco divertente,chi se la cava meglio è maccione
commento di leo$Carino,anche se forse Pozzetto non ha avuto completo spazio per la sua comicità..comunque c'è sempre edwige!
commento di antimesUN VERO CULT, ANCHE SE FORSE NON IL MIGLIOR RISI, CON UN FOLGORANTE ALDO MACCIONE NELLA PARTE DEL MENAGER IMBROGLIONE (INGIUSTAMENTE NON CITATO NEL CAST, MA DOPOTUTTO RIMANE UNO DEI GRANDI ATTORI ITALIANI SOTTOVALUTATI)
commento di johnpjgozzArguta e feroce satira sul mondo del cinema.
commento di RockUN GRAN POZZETTO PER UN FILM CHE FA' RIDERE MA CHE INSEME DESCRIVE CINICAMENTE E IN MDOD MOLTO VERITIERO IL MONDO DEL CINEMA.ALCUNI REGISTI NELLA PARTE DI LORO STESSI.RISI E' SEMPRE RISI.
commento di superficie 213