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Liberaci dal male

Regia di Scott Derrickson vedi scheda film

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La recensione su Liberaci dal male

di supadany
5 stelle

Serpico incontra L’esorcista, almeno nelle elevate (smodate) intenzioni del produttore in pectore Jerry Bruckheimer.

In effetti, le linee guida ci sono tutte, a mancare però è la qualità, Scott Derrickson conferma di essere sempre più a suo agio con budget ultra risicati rispetto a operazioni che richiedono uno sforzo supplementare come questa, per quanto poi l’elemento migliore rimanga proprio l’inquadramento visivo che toglie ossigeno.

Ralph Sarchie (Eric Bana) è un poliziotto che, lavorando nel Bronx, è abituato a vedere le scene più efferate, ma una serie di azioni rivelano una comune e disturbante pazzia che lo porta con la mente lontano dai suoi affetti.

Con l’aiuto di un padre gesuita (Edgar Ramirez) scopre la presenza di un legame forte tra quanto sta accadendo e che la causa è da ricercarsi in una presenza demoniaca.

Non sarà l’unico nemico che Ralph dovrà affrontare.

 

Eric Bana, Edgar Ramirez

Liberaci dal male (2014): Eric Bana, Edgar Ramirez

 

In bilico tra indagine criminale e horror, Deliver Us from evil vive di schematismi a partire dall’incipit che, portandoci in un luogo lontano, richiama apertamente L’esorcista.

Uno sviluppo prevedibile con passaggi obbligati fin troppo ritardati - come il rapporto tra Ralph e il prete - con i classici spettri personali, un rapporto familiare piegato dalle nefandezze espresse dalla società e qualche debolezza narrativa di troppo, soprattutto nel momento fondamentale della lotta frontale che non colpisce più di quanto non sia accaduto in tanti altri film e che viene seguito da un vero e proprio atto finale tremendamente sbrigativo.

A favore del titolo, va detto che funzionano le atmosfere, aver girato realmente nel Bronx ha aiutato, la scelta di un clima uggioso e caratterizzato spesso dal buio è consona e soprattutto sfruttata fornendo una resa di gran pulizia in più, se la trama non lascia quasi niente al caso e tanto meno riesce a stupire in alcun modo, è anche vero che la tensione estemporaneamente si accende utilizzando i classici trucchi che Scott Derrickson ben conosce.

Poco significativo il cast, Eric Bana prova a mostrare il travaglio interiore del suo personaggio ma senza raggiungere grandi risultati, mentre Edgar Ramirez soffre un personaggio standardizzato con qualche eccesso folkloristico poco utile; discreti i comprimari Sean Harris (il posseduto trasfigurato da ore di trucco) e Joel McHale (interpreta il compagno di lavoro di Ralph), ordinaria, come da personaggio, Olivia Munn.

Tutto abbastanza regolare, il che per un’opera a tinte horror non è un grande biglietto da visita, così che Scott Derrickson non ripete una nuova grande discesa nei meandri dell’esorcismo - suo lo spaventoso L’esorcismo di Emily Rose - rimanendo in territori descritti senza grande fantasia o intuito.

Tutto sommato anonimo, più che semplicemente brutto, nel suo mescolare generi differenti.

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