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Liberaci dal male

Regia di Scott Derrickson vedi scheda film

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La recensione su Liberaci dal male

di alan smithee
6 stelle

locandina

Liberaci dal male (2014): locandina

Scott Derrickson abbiamo imparato a conoscerlo piuttosto bene  (e a conti fatti positivamente) in questi ultimi anni e, a parte la parentesi del blockbuster faraonico quanto piatto e plastificato come Ultimatum alla Terra, i suoi due horror più noti, ovvero L’esorcismo di Emily Rose e Sinister, ci erano parsi piuttosto efficaci e riusciti, impregnati com’erano di negatività e cattiveria fine a se stessa, filo conduttore di entrambe le macabre vicende.

In questo senso anche questo ultimo “Liberaci dal male”, che a tutti gli effetti potrebbe essere considerato come la conclusione di una efficace “trilogia del male” dopo i due titoli già citati, mostra, specie nella sua prima parte, tutte le sue più interessanti ed accattivanti, nonché almeno a tratti terrorizzanti, carte migliori.

 

Olivia Horton

Liberaci dal male (2014): Olivia Horton

 

Un incipit coinvolgente ed insolito in Iraq, in piena guerra del Golfo, dove tre soldati, scampati ad un agguato nella foresta (un po’ troppo piena di animali quest’ultima, se vogliamo essere pignoli, ma, a dirla tutta, quella carrellata di gufi, serpenti e pipistrelli che ostacolano il passo dei soldati è davvero una mossa esagerata ed ingenuamente goffa, se non ridicola), penetrano in una grotta che assomiglia ad una tomba, o forse addirittura ad una fossa comune, venendo loro malgrado “impregnati” dal male assoluto, potente, indiscriminato, e molto, davvero molto contagioso.

Ai giorni nostri, in una New York caotica e superficiale, ma anche rassicurante, fenomeni sinistri e oscuri si imbattono nell’attività investigativa di un volenteroso giovane ispettore (Bana), che per l’attaccamento al lavoro finisce spesso per trascurare la giovane bella moglie (Olivia Munn) e la figlioletta cinquenne.

Insieme ad un valido collega, i due poliziotti riescono a trovare un macabro, sanguinoso filo conduttore che lega alcuni casi di inaudita violenza registratisi per la città; tre marines coinvolti, si scoprirà poco dopo in particolare: uno, tatuato e  dalle mani devastate da sfregamenti convulsi, arrestato per percosse e violenze alla moglie; l’altro dal volto spettrale e dipinto, e con la pelle marchiata a fuoco su molte parti del corpo (Sean Harris), trovato in uno zoo tra i leoni a dipingere misteriosi graffiti, poco distante dal luogo di un tentato omicidio di un infante da parte della madre; l’altro ancora ritrovato, sotto forma di cadavere putrefatto, in una cantina appena dipinta di una casa di immigrati, i cui padroni da giorni erano in allarme per misteriosi ed inquietanti fenomeni di tipo paranormale o presunti tali.

 

Eric Bana, Edgar Ramirez

Liberaci dal male (2014): Eric Bana, Edgar Ramirez

 

Inutile o quasi dirvi che il poliziotto, di famiglia cattolica, è da tempo agnostico e scettico ad ogni credenza o racconto mistico, e il suo incontro con un moderno ed anticonvenzionale prete atletico ma alcolista (Ramirez), lo induce ad addentrarsi in un percorso oscuro e macabro, all’interno del quale il poliziotto trascinerà suo malgrado anche la sua amata famiglia.

Derrickson dirige bene ed efficacemente l’azione, soprattutto per la prima metà della vicenda, che appare concitata e tesa quanto basta per non annoiare, forte delle sue atmosfere lugubri e buie che riescono a rendere egregiamente, grazie anche a riprese agili e stacchi agili e sìdisinvolti, l’atmosfera dark e cupa della metropoli soggiogata dal male e dai suoi effetti letali.

 

Eric Bana, Joel McHale

Liberaci dal male (2014): Eric Bana, Joel McHale

 

Poi però, la difficoltà di tirare a riva le redini di una vicenda sin troppo arrischiata e certo non nuova, ma anzi succube di illustri e irraggiungibili precedenti (il capolavoro di Friedkin su tutti ovviamente), comporta un brusco appesantimento che una soluzione spiccia e affrettata, semplicistica e sin troppo plateale come l’esorcismo finale, francamente un po’ ridicolo e facilone, finisce per condizionarne in negativo l’esito finale, banalizzandolo.

 

Eric Bana

Liberaci dal male (2014): Eric Bana

 

Eric Bana tuttavia si conferma un solido (anche fisicamente) attore di cui ci si può fidare, così come Edgar Ramirez, il fantastico e fisicamente cangiante boss Carlos nel gran film di Olivier Assayas, è un esorcista improbabile quanto moderno e fashion, problematico e schiavo del vizio ma munito di una coscienza ancora più forte. Proseguendo col cast, citerei pure l’indemoniato Sean Harris, che alcuni ricordano nel celebrato Soutcliffe: un volto (qui davvero inquietante) che ci interessa seguire e di cui penso sentiremo ancora parlare molto presto.  

 

Edgar Ramirez

Liberaci dal male (2014): Edgar Ramirez

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