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Boyhood

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

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La recensione su Boyhood

di ethan
7 stelle

'Boyhood' è un coraggioso esperimento di Richard Linklater, autore da sempre interessato allo scorrere del tempo: vedasi la trilogia 'Prima dell'alba', 'Prima del tramonto' e 'Before Midnight, dove i due protagonisti, Ethan Hawke e Julie Delpy, si incontrano, si perdono e si ritrovano a distanza di parecchi anni, ma in ogni singolo film la durata della narrazione comprende poche ore o al massimo qualche giorno.

Con 'Boyhood', invece, Linklater compie l'operazione opposta, condensando in due ore e tre quarti di film dodici anni di vita, visti attraverso la crescita di Mason (Ellar Coltrane), da bambino di sei anni fino ai diciotto, in procinto di entrare al College, alle prese con i classici problemi dell'infanzia e dell'adolescenza, cioè il rapporto con la sorella di poco più grande Samantha (Lorelei Linklater, figlia del regista), coi genitori divorziati,  l'affettuosa madre Olivia (Patricia Arquette), donna che sbaglia un marito dietro l'altro, il padre inconcludente ma simpatico (Ethan Hawke), e via via coi compagni della madre, tutti mal digeriti nella migliore delle ipotesi, coi compagni a scuola e con le ragazze.

Linklater continua con il suo cinema che si potrebbe definire minimalista, in cui non succede nulla di eclatante e la Storia con la s maiuscola viene opportunamente lasciata fuori o fa timidamente capolino in qualche scena - il padre simpatizza per Obama ma crisi economica, guerre varie e terrorismo sono a malapena sfiorate - dato che all'autore interessa altro, cioè il cogliere il trascorrere della vita e del tempo (sullo schermo), i quali possono essere più di una volta banali e scontati, come potrebbero essere le (vere) vite di tante persone.

Lo stile è quindi dimesso, gli stacchi temporali sono sottolineati, più di una volta, da un cambio di pettinatura del prima piccolo e poi giovane Mason, coi capelli che si allungano e si accorciano a seconda delle circostanze, e la recitazione è la più naturale possibile, con grande partecipazione e affiatamento da parte del cast che, anno dopo anno, si ritrovava sul set e rivedeva nei colleghi come dei compagni di un (lungo) viaggio.

Voto: 7,5.

 

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