Regia di Alex Garland vedi scheda film
Sci-Fi minimalista nella confezione ma non nei contenuti: può un robot umanoide prendere coscienza della sua esistenza?
Sci-Fi minimalista nella confezione: ridottissimo cast, un solo ambiente; ma attualissimo nei contenuti: può un robot umanoide prendere coscienza della sua esistenza? Garland Alex alla sua prima regia per un lungometraggio ha scelto un argomento che è sempre più "science" e meno "fiction" (candidato all'Oscar 2016 per la migliore sceneggiatura originale). L'attuale ricerca scientifica sui bio-robot (riprodurre robot capaci di imitare organismi biologici sempre più complessi), ci fa capire che è solo questione di tempo. Tra non molto avremo dei robot umanoidi sempre più sofisticati con cervelli costruiti con reti neuronali simili a quelli naturali: computer quantistici su matrici organiche! A questo punto la domanda iniziale che è nella trama del film sembra trovare una risposta positiva, con risvolti etici inimmaginabili: la complessità neuronale sintetica così ottenuta può prendere coscienza della sua esistenza…con buona pace per i metafisici!!!
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