Regia di James Marsh vedi scheda film
Già una decina di anni fa era stato tratto un film tv dal libro di Jane Wilde Hawking,ex moglie del celebre fisico e cosmologo Stephen Hawkins,e ora esce una pellicola che ricostruisce il calvario della coppia,con lui brillantissima mente e dal corpo ingiuriato dalla malattia,visto che viene colpito da un'atrofia muscolare,che lo deforma,lo immobilizza e alla lunga,ne causa anche la perdita della voce,dopo una forzata tracheotomia.Il racconto comporta un arco di tempo che va dagli anni Sessanta,con l'incontro tra i due,la differenza nella visione delle cose,con lui scienziato e razionalista che "non può" accettare fino in fondo gli insegnamenti della Bibbia,e lei religiosa convinta,a quasi trent'anni dopo,con la coppia ormai divorziata,ma rimasta in buoni rapporti,convocata niente meno che dalla Regina Elisabetta. Se si vuole,la parte scientifica è trattata abbastanza blandamente,e c'è anche da dire che le scoperte del geniale scienziato britannico non sono probabilmente facili da esplicare in un contesto filmico:"La teoria del tutto" è soprattutto un film d'amore, che va oltre la sofferenza, il dedicarsi ad un'altra persona,e anche accettare che sacrificare qualcosa fa parte del gioco.Partecipato, e sentimentale senza cedere al melenso (non sarebbe stato il caso),il film,candidato a cinque premi Oscar, si fa forte dell'interpretazione,notevole davvero,della coppia protagonista. Il giovane Eddie Redmayne presta intensità e forza espressiva,senza mai abbandonare la luce limpida dello sguardo del "suo" Hawkins,nonostante sia sempre più provato da una malattia devastante,e Felicity Jones ha quella determinazione miscelata a sensibilità e dolcezza,che in una donna sono elementi di sconquasso per il prossimo.
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