Regia di James Marsh vedi scheda film
Troppo orientato al punto di vista della ex moglie, non riesce a trasmettere il dramma umano del protagonista.
Se volete vedere un film su Stephen Hawking, guardate "Hawking", film tv della BBC del 2004, con Benedict Cumberbatch. Lì si parla di Stephen Hawking, delle sue splendide intuizioni e del suo coraggio nell'affrontare la malattia.
"La teoria del tutto" è un curioso viaggio nella memoria distorta della ex moglie, Jane Hawking, secondo il quale tutto è merito suo, tutto è pesato sulle sue spalle, suoi sono stati tutti i sacrifici. Lei ha fatto tutto giusto, ha resistito eroicamente alla tentazione mentre suo marito bamboccio con due sorrisini si è fatto irretire da un'altra donna.
Ognuno vede le cose a modo suo, ovviamente (nella sua autobiografia My Brief History Hawking le vede in modo abbastanza diverso), ma qui si arriva a mettere in ombra e persino a screditare umanamente uno dei più grandi uomini del secolo per seguire le razionalizzazioni di una ex moglie.
Inutile dire che, ovviamente, di scienza se ne parla pochissimo e in modo estremamente confuso. Ma sarebbe stato ingenuo pretendere qualcosa di più da un film di questo tipo.
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