Regia di Tate Taylor vedi scheda film
Il biopic musicale è un genere insidioso: da un lato il racconto di un successo è il paradigma di ogni storia americana, dall’altro le sue tappe sono talmente frequentate da rischiare il già visto dietro ogni angolo. Tate Taylor tenta con James Brown, un’icona la cui molteplicità di soprannomi (da “Mr. Dynamite” a “The Hardest Working Man in Show Business”) rende efficacamente la poliedricità del personaggio. Ne esce un’opera volutamente frammentata, che vaga freneticamente nel tempo e nello spazio di una vita densissima, affastellando aneddoti, epifanie, esibizioni, accostando sequenze oniriche e monologhi oltre la quarta parete a uno svolgimento narrativo convenzionale; ma che, nonostante ci provi con tutte le proprie forze, non riesce a evitare di somigliare a una discreta quantità di biografie del rock. Forse perché, edulcorata di molte ombre, la pellicola non sembra interessarsi a un’indagine della musica di Brown, dell’impatto irresistibile delle sue canzoni sulla gente, delle influenze tentacolari sul pop del futuro. La ricostruzione storica, in compenso, è profusa in minimi e precisi dettagli, così come l’interpretazione di Chadwick Boseman, che non si risparmia neanche una goccia di sudore e, in originale, agguanta perfettamente l’inconfondibile parlata dell’artista. I momenti migliori, però, sono senza dubbio le performance: forse perché gli unici in cui risuona davvero la voce del Padrino del soul.
In edicola e in versione pdf (visibile su tutti i PC, tablet e smartphone) nel nostro nuovo Negozio digitale, al costo di 1,79€
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta