Regia di Philippe Lacheau vedi scheda film
Dato che mi avevano detto che si ride dall’inizio alla fine, gli avevo dato una possibilità, a questo film. In realtà no, non è vero, non si ride mai, al massimo si sorride. Il film però è caruccio, freschissimo, ben azzeccato nel cast, con buon ritmo e belle situazioni. C’è anche una bella ragazza francese, che male non fa, e pure qualche tetta. Si narra di come questo dipendente (un attore in gamba), in pratica sconosciuto al suo ricco capo, venga incastrato dallo stesso perché gli tenga il figlio per un giorno, mentre lui esce con la signora (la moglie del principe di Savoia, che se la cava molto bene come attrice). Scelta infelice, il ragazzo è responsabile, ma i suoi amici, dei minus habens, faranno partire una serie di situazioni disastrose, oltre a una gran bella festa. Carina l’idea, per gran parte del film, del POV, del point of view, cioè di (finta) ripresa continuamente in soggettiva, che però funziona bene e non fa neanche il solito effetto nausea. Il tutto è già visto, e meglio altrove. La festa, per dire, è una gran bella festa, ma non paragonabile a quella di Project X, dove c’è la più grande festa della storia del cinema. Si cerca di copiarla, qua, ma non si avvicina neanche a quella di Animal House. Comunque carino. Il film non costò nulla (complimenti, pensavo molto di più), e dato che gli incassi in Francia furono interessanti (buoni), è pronto il seguito. Se capita comunque un’occhiata si può dare, per me un 6/7.
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