Trama
A corto di baby sitter per il fine settimana, Marc Schaudel decide di lasciare il figlio Remy a Franck, suo impiegato modello e tipo all'apparenza serio. Franck è un giovane di trent'anni mentre Remy è un ragazzino un po' troppo capriccioso e la loro prima sera insieme termina con una telefonata al mattino a Marc e alla moglie Claire da parte della polizia. Franck e Remy sono scomparsi senza lasciare traccia e, mettendo a soqquadro l'abitazione dell'uomo, la polizia ha trovato una macchina fotografica le cui immagini allucinanti rivelano ai genitori cosa è successo durante la serata precedente.
Approfondimento
BABYSITTING: TRA COMMEDIA E FOUND FOOTAGE
Diretto da Philippe Lacheau e Nicolas Benamou e scritto da Philippe Lacheau, Pierre Lacheau, Julien Arruti e Tarek Boudali, Babysitting è la prima commedia francese che mescola narrazione tradizionale e found footage. Con una sceneggiatura molto strutturata si seguono le vicende di Franck, un giovane impiegato che si vede trasformarsi in babysitter quando il datore di lavoro Marc Schaudel e sua moglie Claire gli affidano il figlio Remy reputandolo un "tipo serio". Ciò che ne consegue, però, non ha nulla di normale e in breve tempo, dopo una folle notte di bagordi (tra musica elettronica e surra de bunda) testimoniati dalle immagini riprese da una videocamera, di Franck e Remy non vi è alcuna traccia, risultando scomparsi.Nato come genere intorno agli anni Settanta (capostipite può essere considerato l'italiano Ruggero Deodato con il suo Cannibal Holocaust), il found footage ha avuto la sua rinascita ed espansione dopo il successo storico dell'horror The Blair Witch Project, diventando di moda dal 2007 in poi anche grazie a Paranormal Activity. Se si escludono alcuni tentativi di includere finte riprese amatoriali nella commedia (esempio maldestro ne è Una notte da leonesse mentre più riuscito è Project X. Una festa che spacca), il found footage è quasi sempre stato utilizzato in ambito horror o fantascienza senza però mai mescolarsi con una sceneggiatura tradizionale, come invece accade in Babysitting.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Interprete principale di Babysitting è Philippe Lacheau nei panni di Franck. Stagista presso le edizioni Schaudel, Franck è un trentenne un po' bloccato, piuttosto conscenzioso, non molto sicuro di sé e circondato da amici molto inconscienti. Il suo sogno è quello di diventare fumettista e di conquistare l'affascinante Sonia. Quando il capo Marc Schaudel lo recluta come babysitter per il figlio Remy nella sua casa palazzo di St-Germain-en-Laye, Franck intravede nella cosa l'occasione per ingraziarsi il suo capo e ricavarne qualche beneficio. A suo sfavore, però, gioca il fatto che la sera in cui deve occuparsi di Remy è anche la sera del suo compleanno, che ha intenzione di festeggiare con gli amici. Ad interpretare i coniugi Schaudel sono invece Gérard Jugnot e Clotilde Courau mentre il pestifero Remy ha il volto di Enzo Tomasini.Portata in scena da Alice David, Sonia è una ex dipendente delle edizioni Schaudel e, durante la sua festa di addio al lavoro, ha baciato Franck mentre era ubriaca, dimenticando poi quasi tutto. Bella e capace di mettere i ragazzi al loro posto, Sonia vedrà nuovamente Franck per la sua festa di compleanno ma ha un unico punto debole: sarà accompagnata dall'appiccicoso cugino Ernest, interpretato da Vincent Desagnat.
Tra coloro che prendono parte alla folle notte di Franck vi sono anche i suoi due migliori amici Sam e Alex, impersonati rispettivamente da Tarek Boudali e Julien Arruti.
Note
Nonostante i giovani in gioco, Babysitting è tutt’altro che aria fresca, ma uno stantio rifacimento delle trasgressioni demenziali americane, con un sentimentalismo conservatore che gli originali Usa sanno far apparire come ineludibile regola di genere e che qui sa solo di melassa compromissoria. Interessante, comunque, che in un film che s’apre su una pagina Facebook e cerca di parlare i linguaggi del suo tempo, l’obiettivo del protagonista sia quello di vedere il proprio romanzo a fumetti pubblicato su carta; il mondo è 2.0, ma i sogni, quelli, sono ancora analogici.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Originale e spassosissimo. L'imitazione del T-rex è da antologia. Voto 7 e mezzo.
commento di genoanoDivertente farsa francese.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruticommedia poco realistica, buchi di trama, scene un po' viste in altri film ma si ride lo stesso… Troppo surreale ma almeno fa sorridere
commento di RobertoDM93Rimango un pò basito quando leggo commenti negativi relativi a questo film, io ho riso per tutto il tempo. Questo film fa veramente ridere moltissimo.
commento di trebby