Regia di Philippe de Chauveron vedi scheda film
C’erano un avvocato arabo, un cinese che lavorava in banca e un ebreo sfaccendato che col loro fascino esotico fecero breccia nel cuore di tre belle ed emancipate ragazze francesi, portandole all’altare, o meglio al municipio viste le diverse fedi religiose, con gran dispetto dei loro genitori, democratici e credenti, ma messi a dura prova dalle scelte sentimentali delle figlie che finiscono per unirsi in matrimonio a immigrati di colore. C’era una quarta sorella, la minore, altrettanto bella e intelligente, ancora nubile sulla quale gli amorevoli genitori puntano tutto per poter veder realizzato il loro sogno: un matrimonio in chiesa con un cattolico, franco e bianco. Quando questa annuncia che effettivamente ha intenzioni serie con un ragazzo di fede cristiana, la felicità di mamma e papà è grande, ma i due devono ricredersi scoprendo che il giovane ha la carnagione di ebano, essendo di origine ivoriana. “Per fortuna” anche i futuri suoceri non sono del tutto entusiasti dell’unione e si ingegnano per mandare all’aria il fidanzamento dei due.
Divertente e frizzante commedia sentimentale sull’interculturalità e i pregiudizi razziali, tema senz’altro attuale benché non privo di una rappresentazione convenzionale e, al di là di alcuni momenti di umorismo quasi scorretto, tutto sommato innocua. La riflessione sulle differenze culturali e religiose è alla fine abbastanza effimera e semplicistica, ma la visione risulta molto piacevole grazie alle eleganti ambientazioni, al buon ritmo e alla simpatia degli attori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta