Regia di Eric Lartigau vedi scheda film
Paula, sedicenne vivace e impulsiva, è l’unica della sua famiglia a non essere affetta da sordità, e per questa ragione spesso e volentieri funge da tramite tra i suoi e il mondo esterno. Quando scopre di possedere un talento naturale per il canto e viene spronata dal suo maestro a partecipare ad un’importante selezione, si ritrova perciò di fronte ad una scelta difficile: comunicarlo ai suoi cari, o restare al loro fianco per continuare ad aiutarli nella loro quotidianità.
Commedia vivace, spensierata e molto ruffiana che sostanzialmente si inserisce nel filone “musica come riscatto” ma aggiunge un dettaglio da non sottovalutare, ovvero la trattazione della disabilità e lo fa con comicità e semplicità, rasentando in alcune situazioni l’assurdo, in altre, decisamente più contenute, il politicamente scorretto. La sceneggiatura, pur brillante e capace di tratteggiare personaggi simpatici e accattivanti, anche se spesso stereotipati, che si muovono in una pittoresca comunità provinciale, mescola con misura umorismo e sentimenti, ma si perde in alcuni passaggi logici che lasciano qualche dubbio e inficiano la credibilità della storia. Ad esempio non viene mai spiegato come o da chi possa aver imparato a parlare la dolce protagonista. Il film è stato un vero successo in Francia soprattutto per la presenza della giovanissima Louane Emera, reduce del The Voice nazionale, che si dimostra deliziosa e molto espressiva, ed ha una voce sicuramente notevole, anche se i momenti musicali sono i più leziosi.
Detto questo, il film dello scostante Eric Lartigau resta comunque una commedia fresca, ben recitata e piacevole da seguire senza troppo impegno.
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