Regia di John Cromwell vedi scheda film
Al rientro dalla guerra, un giovane sergente se la squaglia prima di ricevere un’importante decorazione. Il suo superiore scopre il motivo: si era arruolato sotto falso nome, per sfuggire a un’accusa di omicidio; ma è troppo tardi, qualcuno lo fa fuori. Poi si fa avanti l’immancabile dark lady, e senza accorgercene siamo in piena atmosfera stile Il grande sonno (cadaveri, bische, ricatti). Bogart troneggia in questo noir fiammeggiante, raccontato quasi tutto in flashback, che inanella senza paura del ridicolo tutti i luoghi comuni del genere e se ne frega di inverosimiglianze ed eccessi (i discorsi di Lizabeth Scott suonano decisamente enfatici, e probabilmente il doppiaggio lo accentua): il film riesce nonostante tutto a trascinare lo spettatore, che fino alla penultima scena rimane in dubbio su chi dice la verità e chi mente.
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