Regia di Roy Andersson vedi scheda film
Film originale e coraggioso questo del regista svedese Roy Andersson, fin dal titolo nonsense e provocatorio. La vicenda non ha una trama precisa e segue un percorso disarticolato, arrivando a digressioni surrealiste che ricordano da vicino Buñuel (vedi le truppe dell'esercito accompagnate dal Re che entrano in un bar qualunque dei nostri giorni, nella caustica sovrapposizione di due epoche diverse) con un uso sottile dell'ironia e una strizzatina d'occhio allo spettatore. Se talvolta questo approccio fuori dalle righe può apparire un po' irritante, bisogna riconoscere che nel complesso risulta efficace: l'assurdità della vita è tutta rappresentata dai due poveri venditori di scherzi di carnevale sommersi dai debiti, i quali vagano da una parte all'altra ripetendo sempre le stesse frasi e cercando inutilmente di piazzare i denti da vampiro, i sacchetti risata e la maschera di zio Dentone. Leone d'oro alla mostra del Cinema di Venezia del 2014.
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