Regia di Roy Andersson vedi scheda film
Quelli di Roy Andersson, affermato autore svedese, sono quadri. Non nel senso di inquadrature, bensì di veri e propri squarci pittorici. Non a caso gli elementi fondamentali, sul piano formale, sono certamente la prospettiva (Anderson piazza meravigliosamente la macchina da presa e non la muove, cascasse il mondo!) e i colori (la fotografia e il trucco rappresentano un elemento cardine). Prospettiva e colore come in pittura appunto. In tutto 39 quadri (d’autore) sull’”essere un essere umano”, con l’ironia ed il surrealismo che contraddistinguono l’autore scandinavo. Altro importante elemento è la profondità di campo, dato che spesso nella medesima inquadratura si svolgono azioni più importanti sullo sfondo che in primo piano.
Capace di divertire e far riflettere in maniera originale, criticando il mondo e giocando sull'assurdo. Miglior film a Venezia nel 2014.
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