Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
Adam Sandler è Max, un calzolaio ebreo che gestisce la sua vecchia bottega, ereditata da generazioni, nella east side di New York; vive solo con la mamma, il papà è sparito anni prima, e tra i pochi amici c'è il fidato barbiere (Steve Buscemi) con il suo negozio di fianco a lui... una vita che porta avanti stancamente, ma con dignità ed onestà da vendere.
Lavora sodo Max e di tipi ne vede davvero di tutti i generi, anche sognando un salto di qualità e magari, perché no, anche l'amore.
Un giorno la macchina per cucire si rompe e lui deve ricorrere ad un vecchio marchingegno lasciatogli dal padre e quasi dimenticato nel retrobottega.
Ma scoprirà, casualmente, che indossando un paio di scarpe cucite con questa macchina, riuscirà ad acquisire le esatte sembianze del legittimo proprietario.
Da questo momento in poi la vita di Mr. Cobbler entrerà in un vortice di avventure e di emozioni che non posso neanche accennarvi, perché i ribaltamenti, le atmosfere, le scoperte e le possibilità offerte da questa magica scoperta, coinvolgeranno Max e lo spettatore in un turbillon di continui ribaltamenti di piano narrativo, sia comico che sentimentale, dagli irresistibili esiti.
C
I personaggi coinvolti - e sono tanti e tutti particolari, almeno uno ogni paio di scarpe - reggono benissimo la scena, anche se per alcuni lo spazio sembra minimo (come per Dustin Hoffman), ma la tensione, lo spasso e la malinconia, sono sempre ben dosate ed il risultato è una godibilissima commedia dove l'impegno, la responsabilità e la rettitudine di Max otterranno la giusta ricompensa.
Quello che mi chiedo è come mai film del genere, che io trovo ottimamente girati e concepiti pur nella loro semplicità di base, debbano essere mal digeriti da critica e pubblico.
Girano molteplici pellicole che non reggerebbero un confronto con Cobbler neanche indossando registi magici, figuriamoci quelli dozzinali.. ad avercene di Max e degli infiniti proprietari di scarpe coi quali si alternerà a ripetizione.
Ad avercene davvero. Ma sarebbe solo magia. Purtroppo.
A noi ce toccano gli Albanese e i Verdone. Sempre con le stesse scarpe.
(le stesse sòle ..più che altro).
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