Dennis (Andrew Garfield) è un giovane padre di famiglia sfrattato dalla sua casa da un agente immobiliare che lavora per le banche: Mike (Michael Shannon), uomo affamato di potere che gira con una pistola. Nella situazione drammatica nella quale si trova, farebbe di tutto per riavere indietro la sua casa. Dennis finisce per accettare di lavorare per Mike e si trova così ad avere a che fare con la corruzione dell’industria immobiliare.
Film un po' noioso, dove tutti sono vittime, anche quelli che sembrano carnefici, di una crisi finanziaria terribile, quella dei mutui americani. Scene non troppo plausibili e poco brillanti.
Giovane operaio semidisoccupato viene sfrattato con madre e figlio da un giorno all'altro. Si ritrova per necessità a lavorare proprio per lo speculatore che gli ha fatto perdere la casa ma il vero volto del capitalismo non tarderà a manifestarsi. Da vedere per rendersi conto di cosa ha significato per milioni di americani la bolla degli immobili.
Ramin Bahrani centra il canestro con la precisione di Nash con questo dramma immobiliare che mette a nudo le perversioni di una cultura del possesso che subordina al sacro valore del capitale il rispetto dei più elementari diritti civili,utilizzando la Giustizia come grimaldello per la più grande espropriazione legalizzata della storia americana.
Sfrattato insieme alla madre ed al figlio dalla casa in cui vive, l'operaio edile Dennis Nash inizia a collaborare proprio con il cinico e spietato speculatore immobiliare Rick Carver che lo ha buttato per strada. Attratto dagli ingenti guadagni che possono risollevarlo da una situazione economica disastrosa e dalla concreta possibilità di riavere la sua abitazione, l'uomo si fa… leggi tutto
Gli Stati Uniti non concedono prestiti ai perdenti ma solo ai potenti per costruire una nazione di vincenti: è una delle massime regalate da Rick Narver, squalo immobiliare che agisce per conto delle banche, al fresco allievo Dennis Nash, onesto lavoratore la cui quotidianità è dapprima sconvolta da uno sfratto e in seguito dal nuovo e cinico mentore. Nuovi poveri e sfratti… leggi tutto
Dennis Nash (Garfield), operaio specializzato sulla trentina, vive con suo piccolo e sua madre in una casa per la quale non ha finito di pagare le rate. Mike Carver (un Michael Shannon più luciferino che mai), rapace agente immobiliare al soldo delle banche, addetto allo sgombero, li costringe a lasciare l’abitazione per andare a vivere in uno squallido motel. I tre, coke tanti…
Film a dir poco "forte" sulla crisi immobiliare Statunitense: quella crisi, per intenderci, che ha indotto una crisi economica di livello mondiale intorno al 2008.
Riviviamo la problematica attraverso le vicende di una delle tante vittime, sfrattato da un giorno all'altro dalla casa in cui è nato ed ha vissuto per tutta la vita. Uno "schifo morale", come avrebbe detto una mia vecchia…
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Commenti (7) vedi tutti
Uno dei Films con minore coinvolgimento nella Storia che ho mai visto fin'ora.voto.0.
commento di chribio16/7 voto oggettivo/soggettivo film semplice, hollywoodiano, ma interessante la tematica.
commento di paolofefeForse e' un po' prevedibile,ma il contenuto sugli sfratti obbliga a vederlo e valutarlo,con attori e situazioni credibili.Promosso.
commento di ezioIl film è ben costruito e ben recitato, anche se - nel complesso - la vicenda appare un po’ piatta e prevedibile. Voto 6,5/10.
commento di alexio350Film un po' noioso, dove tutti sono vittime, anche quelli che sembrano carnefici, di una crisi finanziaria terribile, quella dei mutui americani. Scene non troppo plausibili e poco brillanti.
commento di ENNAHGiovane operaio semidisoccupato viene sfrattato con madre e figlio da un giorno all'altro. Si ritrova per necessità a lavorare proprio per lo speculatore che gli ha fatto perdere la casa ma il vero volto del capitalismo non tarderà a manifestarsi. Da vedere per rendersi conto di cosa ha significato per milioni di americani la bolla degli immobili.
commento di trickerRamin Bahrani centra il canestro con la precisione di Nash con questo dramma immobiliare che mette a nudo le perversioni di una cultura del possesso che subordina al sacro valore del capitale il rispetto dei più elementari diritti civili,utilizzando la Giustizia come grimaldello per la più grande espropriazione legalizzata della storia americana.
leggi la recensione completa di maurizio73