Regia di Harold Cronk vedi scheda film
God's not Dead – La Recessione.
Dio è morto nei discorsi della gente per risorgere su un canale a pagamento??
La televisione è diventata un contenitore di violenza, nudo e immoralità. Ogni giorno la tua famiglia e i tuoi figli sono vittime di una prorammazione che ha come perni la teoria del gender e l'ateismo sinistroide e tu temi che i valori di una società pulita, onesta, patriarcale e cristiana siano messi in dubbio! Ma ora, grazie a Nostro Signore e purtroppo per ora solo negli USA, con un piccolo abbonamento mensile è possibile accedere a una programmazione completamente dedicata a chi ha fatto dei valori cristiani il proprio stile di vita: Pure Flix! E una delle sue produzioni che ha riscontrato più successo, incassando ben 63 milioni di dollari a fronte di 2 spesi, è la pellicola del 2014 (da noi uscita solo un anno dopo) God's not Dead. Questo film riporta in auge il mai sopito dibattito sull'esistenza di Dio. Troviamo nei panni del cattivo ateo professore di filosofia niente popò di meno che Kevin David Sorbo! Kevin chi?, si chiederanno in molti. Per chi ha la memoria corta, oppure negli anni Novanta era già troppo vecchio, stiamo parlando dell'attore che dal '96 al 2001 ha interpretato per ben sei stagioni il figlio di Zeus, Hercules! Questi anni passati nei panni del figlio bastardo di un dio pagano hanno portato l'attore Kevin Sorbo a riconciliarsi agli occhi del Signore, dedicando (quasi) tutta la sua restante carriera ai film di matrice cristiana. Tornando al film, questo cattivo professore ateo trova sulla propria strada il baluardo del Signore, tale Jeffrey Radisson, interpretato dall'attore sfornato dalla Nickelodeon Shane Harper. A questo punto tutti si aspetterebbero un sermone atto a promulgare i valori cristiani nei confronti di un pubblico ateo, fornendogli utili spunti di riflessione ed interessanti basi di dibattito. Ma in questa pellicola dei classici valori cristiani non si fa proprio parola. Dovete sapere che, diversamente da noi italiani che siamo immersi nella cultura cattolica da generazioni e quindi ormai quasi immuni a un certo tipo di propaganda, negli USA si utilizzano ancora metodi che da noi andavano probabilmente di moda a fine Medioevo. Scopriamo, scena dopo scena, che Mr. Sorbo, ovvero il cattivo professore ateo, è uno stronzo pezzo di merda; tratta male le persone, perché sappiamo tutti benisismo che chi non è cristiano è per forza stronzo, e frequenta solo intellettualoidi per i quali è normale fare discorsi pro-ateismo come tra noi comuni mortali si discute delle mezze stagioni. Frequenta una donna, interpretata da Cory Oliver, una vera cagna maledetta dai lineamenti ingessati, espressiva come un ano prolassato, che ovviamente lui tratta di merda, come ogni buon ateo tratterebbe la propria consorte. Inoltre, pur essendo il fottuto ateismo uno dei suoi punti di forza di conversazione, con la compagna non sembra averne mai parlato, tanto che lei a sentirlo parlare male di Dio rimane indignata. Dal canto suo, Jeffrey Radisson sostiene la propria fede a spada tratta, tanto da mandare a fare in culo la fidanzatina, perché i valori cristiani sono più importanti, e per farlo ci propone tutte le teorie più gettonate sfruttate contro gli atei negli ultimi anni, arrivando a sfanculare persino le tesi di atei illustri quali Stephen Hawking. Ma mentre seguiamo la storia principale, la rivalità tra il cattivo, stronzo, supponente, antipatico professore ateo VS. il puro, incorruttibile, inarrestabile studente cristiano, in questa pellicola ci vengono mostrate altre assurde, cristianissime side-stories. Abbiamo quindi la giornalista atea e stacanovista, come se non bastasse pure sinistroide, che non essendo amante di Gesù scopre di avere un tumore; e visto che non segue i valori cristiani, il suo uomo la lascia nella merda fino al collo non appena scopre che è malata; e non essendo cristiana, non ha neanche amici o parenti su cui contare! Forse noi italiani non abbiamo questo problema perché il papà è il nostro coinquilino, quindi siamo tutti un po' cristianizzati e queste cose non capitano. Ma in un film così illuminato poteva mangare un inutile riferimento alla religione musulmana? Ma certo che no! Quindi anche se ai fini della trama non c'entra un emerito cazzo di niente, ci troviamo con la "tipica" ragazza islamica costretta a mettere il velo dal cattivo padre-padrone e a camminare a testa bassa e ad estraniarsi dalla buona società cristiana occidentale. La poverina ovviamente non è d'accordo con le usanze della famiglia, ma la goccia che fa traboccare il vaso e che costringe il cattivo padre islamico a picchiarla e a buttarla fuori di casa è... tenetevi forte, perché qui entriamo nel campo della fantascienza. La ragazzina sul suo MP3... ascolta musica occidentale? No. Guarda delle foto di nudo? No. Ascolta dei sermoni cristiani di nascosto! Vi rendete conto? NOn esiste storia più assurda di ribellione adolescenziale nei confronti della famiglia. Inoltre, viene scoperta perché sul suo telefono, quando è intenta ad ascoltare la parola di Jesus, presenta sullo schermo una bella immagine di santino con tanto di scritta SERMONE CRISTIANO. Se la scoprivano con un borsa con scritto sopra: ”qui droga perché non sono cristiana" era forse meno assurdo. Pensate che tutto questo possa bastare? Probabilmente sì, ma in questa pellicola non può certo mancare il buon pastore redentore. E chi abbiamo in questo inutilissimo ruolo? Mr. David A.R. White, cioè il co-fondatore di Pure Flix, ovvero l'attore che troverete nel 90% delle pellicole cristiane prodotte dagli anni Novanta ad oggi. Il signor White qui interpreta un pastore dall'indole gggiovane che ha fatto della conversione a ogni costo la propria missione di vita. In questo film non faticherete a distinguere i buoni cristiani dai cattivi atei, per il semplice mottivo che ogni ateo è brutto mentre i cristiani sono belli e bianchi; i musulmani, oltre ad essere ovviamente brutti, sono cattivi e ignoranti senza cuore, ancorati alle "loro" tradizioni pagane medievali. Inoltre se non sei cristiano muori di cancro solo come una merda, ma se invece sei credente basta una preghiera e Gesù ti riaccede la macchina. Gli uomini di colore sono negri spensierati che ridono spesso e ringraziano ancora più spesso il Signore, come se fossero un po' down. Una pellicola che si pulisce il culo dei valori cristiani classici in favore di una visione del cristianesimo becera e bigotta, figlia della propaganda cristiana a stelle e strisce. Un film che in quanto a obiettività e trasparenza e sincerità vi ricorderà più le pellicole di propaganda nazista che altro.
per insulti anche non costruttivi.
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