Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Eisenstein si trova in Messico per girare QUE VIVA MEXICO!
Sergej M. Eisenstein, regista e architetto (ha realizzato alcune delle famose ville Liberty di Riga), ossessionato dalle limitazioni imposte dalla rivoluzione russa e col complesso dello spionaggio ("Le mosche mi hanno seguito fin qui da Mosca, sono mosche russe!"), arriva in Messico per girare un film sulla Rivoluzione Messicana (QUE VIVA MEXICO!). Il film descrive, soprattutto, i 10 giorni nella cittadina di Guanajuato. In albergo viene accolto da una retrospettiva dei suoi film con potente accompagnamento musicale classico. Giunto nella sua camera divide i libri per stanza: classici da una parte, inglesi nella stanza di là e quelli russi..... in bagno!!! Poi, sotto la doccia, fa una lunga chiacchierata col suo pene. E, nei giorni seguenti, butta lo sguardo antropologico sull'ambiente che gli sta attorno. Scoprirà una nuova identità.
Costellato di immagini macabre, corpi nudi, scene di sesso, divagazioni sulla morte, riflessioni satiriche sulla rivoluzione e il cinema, battute sugli ebrei (ma di quelle non offensive e che piacciono agli ebrei), paesaggi in campo lungo e panoramica, pensieri su sesso e storia, il Maestro Inglese Peter Greenaway mette il suo genio (e follia) al servizio del genio (e follia) del Maestro Russo Eisenstein. Il risultato finale è un velocissimo tripudio di colori, bianco & nero, sovrapposizioni, carrellate circolari, nuove tecniche di profondità stereoscopica (info a cura della Mostra Persol 3D Luxottica Cinema di Venezia), animazioni, etc...
Oltre a trovare una propria identità (sessuale? Morale? Politica? Religiosa?) l'esperienza sembra fornire a Sergej lo spunto per mille altri film (realizzati nella sua testa ma incompiuti nella realtà). Simpatica l'abitudine di mettere le scarpe sotto il cuscino e non fuori dalla porta. Un genio o un folle? Un bel film, seppur con qualche difetto (troppo lungo. I dialoghi presenti sono proprio tutti utili?).
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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