Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Non molti difensori dell'opera omnia del grande Peter Greenaway saranno d'accordo con me, ma ritengo che questo film sia il suo migliore in assoluto dai tempi di "The Baby of Macon", ultimo riuscito di una grande epopea iniziata con i cortometraggi d'esordio e proseguita con grandi opere, da me apprezzatissime a dismisura e fuori misura. Con "I racconti del cuscino" è iniziata una parabola controversa, fatta di sperimentazioni e sfide visive, videoarte convulsa, tra il compiaciuto e il genio libero da qualsiasi costrizione (in cui spiccano positivamente titoli come "Goltzius" o "Moab"). Ma in questo "Eisenstein in Messico" ho intravisto la misura perfetta del genio artistico dell'autore più al servizio del racconto che a debellarsi con pantomime sperimentali. Racconto a dire il vero abbastanza ingiurioso nei confronti del protagonista, ma comunque vivace e spiritoso. Specifico Filmico: 7 e 1/2
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