Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Il cinema di Greenaway rimane fedele a se stesso (lo stimolante quanto estenuante rapporto tra cinema e pittura; l'iperbolica estremizzazione di immagini e parole) quando ormai le sue sperimentazioni appaiono fuori tempo massimo.
Va però riconosciuto al regista di aver dato vita ad un biopic che abbandona sapientemente l'impossibile ricostruzione della realtà, e si trasforma in una fantasia, divertente e al tempo stesso malinconica, sull'avventura umana e artistica di Ejzenstejn in Messico.
Il film scorre via senza annoiare, alcune scene sono potenti (soprattutto quelle che toccano la morte), altre un po' vacue.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta