Nikolai vive con il figlio adolescente Romka e la giovane moglie Lilya in un piccolo paese nei pressi del mare di Barents, nel nord della Russia, davanti a una piccola baia dove a volte entrano le balene. La sua casa, così come il piccolo garage dove esercita la professione di meccanico, vengono però portati via dal sindaco della città, che ha un particolare interesse nell'ottenere le sue proprietà. Combattere per vie legali contro il sindaco corrotto appare sin da subito inefficiente e, determinato a riottenere indietro ciò che è suo, Nikolai chiede aiuto a Dimitri, un vecchio compagno d'esercito divenuto avvocato benestante di Mosca. Presto, Dimitri si renderà conto che c'è solo un modo per risolvere la situazione e consiste nel portare alla luce le prove che incriminano il sindaco e il suo operato poco pulito.
Approfondimento
LEVIATHAN: UN UOMO SOLO CONTRO LO "STATO"
Diretto da Andrey Zvyagintsev e scritto dal regista in coppia con Oleg Negin, Leviathan racconta la storia di Kolia, un uomo che vive sul mare di Barents nel nord della Russia e che è costretto a battersi contro il sindaco del suo piccolo paesino, intenzionato ad appropriarsi del suo terreno, della sua casa e del suo garage. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2014, Leviathan è così raccontato dallo stesso cineasta russo: «Quando un uomo è stretto nella morsa dell'ansia di fronte al bisogno e all'incertezza, quando viene sopraffatto da immagini sfumate del proprio futuro, dalla paura per i suoi cari e dal timore della morte in agguato, cosa potrebbe fare se non rinunciare alla libertà e al libero arbitrio e cedere i suoi tesori a una persona di fiducia in cambio di ingannevoli garanzie di sicurezza, di protezione sociale o di un illusorio senso di comunità? Le teorie filosofiche di Thomas Hobbes sullo Stato parlano di un patto dell'uomo stipulato con il diavolo: egli considera lo Stato come un mostro generato dall'uomo per evitare la cosiddetta guerra di tutti contro tutti e per il comprensibile desiderio di acquisire sicurezza a discapito della libertà, il suo unico vero bene. Proprio come siamo marchiati dal peccato originale alla nascita, siamo tutti nati in uno "Stato" e il potere spirituale dello Stato sull'uomo non conosce limiti.
L'ardua alleanza tra uomo e Stato è un tema che ha interessato la Russia per un periodo molto lungo. Ma Leviathan è ambientato in terra russa solo perché non sento legami con altri territori. Sono profondamente convinto che in qualunque società si viva - dalla più sviluppata alla più arcaica - tutti un giorno si ritrovino davanti a un'alternativa: vivere come schiavi o vivere come uomini liberi. Se ingenuamente crediamo che il potere statale ci favorisca la scelta, sbagliamo di grosso. Nella vita di ogni uomo arriva un momento in cui, di fronte al sistema o al mondo, ci si deve alzare in piedi e lottare per il proprio senso di giustizia e di Dio sulla terra. Ancora oggi è possibile trovare personaggi come il mio Kolia, un eroe tragico sulla terra, un figlio di Dio martoriato da tempo immemorabile. Questo è anche il motivo per cui credo che per la mia patria possa ancora esserci speranza: per me e per chi ha lavorato al mio film è ancora recuperabile».
Note
Il film sceglie un formalismo realista e solenne, perché sa di usare una piccola storia come parabola e l’umanità che lo abita come pedina di un teorema. Procede ineluttabile, con umorismo nerissimo, con un respiro programmatico che toglie pathos al dramma e non conosce dialettica. Solo risposte sicure, immobili e terribili.
Bellíssimo film , si respira profondamente il dramma umano di quei luoghi così isolati, la cultura sovietica post comunismo, bellissima la fotografia con quello scheletro immenso a dimostrare l’inesorabiltà degli avvenimenti, mi rimane fortissima ancora negli occhi , la scena del mostro/ruspa “sgranocchiandosi” la casa.
Almeno nel "Ritorno" banalità e falle narrative erano riscattate da un memorabile finale; ma in questa riedizione del mostro (disarmante il background culturale del regista nei confronti della sua creatura nell'intervista allegata al DVD) è arduo trovare qualcosa da salvare
Mio Dio che polpettone…in Russia c'è corruzione, fa freddo, ci si fa le corna e si beve come delle spugne, adesso potete risparmiarvi 140 minuti di questa corazzata Potemkin moderna.
Così come tutti noi, per nascita, siamo marchiati dal peccato originale, allo stesso modo tutti nasciamo in uno “stato”. Il potere spirituale dello stato sull’uomo non conosce limiti. (Andrei Zvyagintsev)
Leviathan, disillusa rilettura in chiave contemporanea del mito di Giobbe, è un anomalo thriller duro e disperato, teso crudele ed… leggi tutto
In un paesone vicino al mare di Barents,nel nord della Russia ,Kolya vive con la giovane moglie (Lyadova) e il suo giovane figlio,nato dal precedente matrimonio.Possiede un'officina e il sindaco vuole portagliela via,a questo si aggiunge l'adulterio della compagna con un conoscente.Finira' in tragedia.Tra scheletri di balene e carcasse di navi che aprono e chiudono il film,si compie un buio… leggi tutto
Leviathan. Gran bel nome. Peccato se ne siano accorti in parecchi. Su discogs.com si arrivano a contare quarantanove gruppi musicali o cantanti (quasi tutti metal) che hanno adottato questo nome, ma probabilmente saranno molti di più. A cosa si riferisce il regista avendo scelto questo titolo per il film? La locandina con il titolo e quello scheletro gigante che campeggia suggerisce…
Sul mare di Barents, nord della Russia, tra carcasse di balene e barche vive Kolya, un meccanico che con la giovane moglie Lilja e il figlio adolescente di primo letto Roman possiede una casa posizionata in un punto strategico che fa gola al sindaco Vadim, il quale vorrebbe demolirla per costruirci un traliccio. Kolja, sanguigno e tenace si rivolge a Dimitri, un vecchio amico di leva, ora…
Kolya (Aleksey Serebryakov) è un meccanico che, in una piccola città sul mar di Barents, si è costruito un’officina da autoriparatore e una casa dove abitare con la seconda moglie, Lilya (Elena Lyadova) e il figlioletto quasi adolescente che poco sopporta la matrigna.
La sua vita è sottoposta a…
Agosto è il mese da poter dedicare anche alle proprie passioni, quindi anche il mese in cui poterci dare dentro col cinema.
Ho pensato di fare allora un mio programma di visione: "The Thirty-One Steps".…
In un villaggio sulla costa del nord della Russia Kolia vive con la seconda moglie ed il figlio avuto dalla prima. Il sindaco del paese è deciso ad impossessarsi del terreno dove lui aveva pazientemente costruito la sua casa, e non disegna di usare metodi corruttivi pur di raggiungere il suo scopo. Nonostante l’aiuto dell’amico avvocato per Kolia il destino è quello di…
Leviathan è un film intransigente, duro, spietato, pesante come un macigno.
Le radici di una delle conquiste più importanti dell'uomo in materia politica risalgono a circa quattro secoli fa, il giusnaturalismo ha escluso infatti la religione come fonte del diritto proclamando che essa è figlia della storia e si evolve con essa, al contrario della ragione…
Campagne, piccoli paesi, luoghi desolati per anime desolate. Uomini persi, folli, reietti in balia degli istinti.
La playlist racoglie dei film che hanno in comune queste caratteristiche (non per tutti il termine…
In un paesone vicino al mare di Barents,nel nord della Russia ,Kolya vive con la giovane moglie (Lyadova) e il suo giovane figlio,nato dal precedente matrimonio.Possiede un'officina e il sindaco vuole portagliela via,a questo si aggiunge l'adulterio della compagna con un conoscente.Finira' in tragedia.Tra scheletri di balene e carcasse di navi che aprono e chiudono il film,si compie un buio…
In Italia non lo si vedeva dal 2003, quando vinse il Leone d'oro con Il ritorno, storia di una paternità difficile. Poi, ogni film almeno un premio: quello per la migliore interpretazione maschile (Izgnanie) e il gran premio della giuria (Elena), entrambi a Cannes, ambedue invisibili da noi. Poi arriva questo Leviathan, premio per la miglior sceneggiatura ancora a Cannes nonché…
Il mostro marino, scarnificato eppur ancora possente, di una potenza contro cui inane è il destino di ogni oppositore, compare all’inizio ed alla fine. Solido, piantato nell’acqua come origine e derivazione vogliono, il Leviatano è pronto a farsi beffe dei piccoli e grandi Giobbe che ne incrocino il cammino. Dice bene allora il prete: la rassegnazione è…
Così come tutti noi, per nascita, siamo marchiati dal peccato originale, allo stesso modo tutti nasciamo in uno “stato”. Il potere spirituale dello stato sull’uomo non conosce limiti. (Andrei Zvyagintsev)
Leviathan, disillusa rilettura in chiave contemporanea del mito di Giobbe, è un anomalo thriller duro e disperato, teso crudele ed…
Molto spesso i titoli sono solo un accenno, un suggerimento vago o soltanto allusivo rispetto a quello che il film andrà a raccontare, perchè il titolo deve innanzitutto attrarre o incuriosire, senza poi rivelare chissà che. Con Leviathan invece ci si trova davanti ad un titolo prepotente,altisonante nei suoi richiami biblici, e che incute anche un certo timore. Un titolo…
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Commenti (8) vedi tutti
Uno dei film più duri e disperati sulla corruzione profonda della Russia contemporanea.
leggi la recensione completa di laulillaneorealismo contemporaneo in salsa siberiana (o quantomeno russa). Tanto drammatico quanto noioso
commento di green70Bellíssimo film , si respira profondamente il dramma umano di quei luoghi così isolati, la cultura sovietica post comunismo, bellissima la fotografia con quello scheletro immenso a dimostrare l’inesorabiltà degli avvenimenti, mi rimane fortissima ancora negli occhi , la scena del mostro/ruspa “sgranocchiandosi” la casa.
commento di AlfierIl film è intenso ma ho fatto fatica a seguilro
commento di Arpo05Almeno nel "Ritorno" banalità e falle narrative erano riscattate da un memorabile finale; ma in questa riedizione del mostro (disarmante il background culturale del regista nei confronti della sua creatura nell'intervista allegata al DVD) è arduo trovare qualcosa da salvare
commento di kahlzerun film che non sa dove andare a parare, mette sul fuoco un sacco di cose e poi o non le conclude o è banale.
commento di sfrisoloTra splendidi e desolati paesaggi che fanno da contorno alle solitudini umane ecco una pellicola proveniente dalla Russia.
leggi la recensione completa di ezioMio Dio che polpettone…in Russia c'è corruzione, fa freddo, ci si fa le corna e si beve come delle spugne, adesso potete risparmiarvi 140 minuti di questa corazzata Potemkin moderna.
commento di Tex Murphy