Il quattordicenne Victor vive con la madre davanti a una spiaggia nel sud della Francia. Victor non ha mai conosciuto suo padre e finge di poter fare a meno di lui. Quando però scopre che l'uomo, direttore d'orchestra, è impegnato in alcune prove nelle vicinanze, Victor decide di incontrarlo per creare un rapporto con lui.
Il secondo film di Alix Delaporte rimanda inevitabilmente al François Truffaut de "I 400 colpi". Forse è presto per dire se negli anni avrà il medesimo impatto, ma senza ombra di dubbio è opera maiuscola. Spicca su tutto la prova superlativa di Romain Paul, capace di una naturalezza, di una vitalità e di una spontaneità sorprendenti e contagiose.
L'infanzia è una speranza che spesso soffre per eccessiva amarezza, per la sfiducia degli adulti, quella che essi erroneamente scambiano per una conquista dell'esperienza, per un sano e maturo disincanto. Il piccolo Victor prova a scalfire quel muro. Facendo vibrare, in sottofondo, le naturali insicurezze dei suoi tredici anni.
VENEZIA 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA - CONCORSO - PREMIO MARCELLO MASTROIANNI A ROMAIN PAUL Dopo l'esordio apprezzabile con Angèle et Tony nel 2010, torna, anche a Venezia, ma direttamente ed opportunamente in concorso, la regista Alix Delaporte, riformando per l'occasione la coppia, questa volta scoppiata da tempo e non in via di costituzione come nel precedente,… leggi tutto
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Il secondo film di Alix Delaporte rimanda inevitabilmente al François Truffaut de "I 400 colpi". Forse è presto per dire se negli anni avrà il medesimo impatto, ma senza ombra di dubbio è opera maiuscola. Spicca su tutto la prova superlativa di Romain Paul, capace di una naturalezza, di una vitalità e di una spontaneità sorprendenti e contagiose.
commento di degoffroL'infanzia è una speranza che spesso soffre per eccessiva amarezza, per la sfiducia degli adulti, quella che essi erroneamente scambiano per una conquista dell'esperienza, per un sano e maturo disincanto. Il piccolo Victor prova a scalfire quel muro. Facendo vibrare, in sottofondo, le naturali insicurezze dei suoi tredici anni.
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