Regia di Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Theis vedi scheda film
ha ragione filmtv a dire che è un film monocorde. non c'è tensione nemmeno nei momenti in cui sarebbe giusto ci fosse. commozione durante il ritrovamento con la figlia più giovane e confusione nel realizzare che la sua famiglia è la sua vera famiglia. un cortocircuito rischioso tra fiction pura e finto documentario. devo dire che la troppa fiducia richiesta da chi ha pensato e realizzato il film mi ha un pò infastidito. tutto questo vero non vero che avrebbe dovuto dar forza alla visione invece non ha fatto altro che indebolire il film, salvandolo da un comune tvmovie solo perchè la telecamera si ritraeva giusto qualche attimo prima di diventare patetico. anche la tendenza ad asciugare troppo, a giocare in sottrazione per paura di far leva sul sentimento di immedesimazione e sulla lacrima facile da tv talk del pomeriggio, a giocato a suo sfavore. però la scena finale su quella stupenda canzone che forse da il titolo al film, riassume tutto il senso e il significato del film. di questa donna nata per essere una party girl, una sexy girl e che non può rinunciarvi, pagando il dazio di deludere chi più ama. non male, ma poteva essere decisamente meglio.
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